Fondi comuni, gli italiani comprano solo obbligazionari e flessibili

I fondi obbligazionari vincono anche la tappa mensile di agosto in fatto di raccolta netta. Come emerge dai dati appena diffusi da Assogestioni, i prodotti a vocazione obbligazionaria hanno infatti raggranellato 2,4 miliardi di euro contro gli 1,4 miliardi confluiti sui fondi flessibili, ampliando quindi il divario di luglio (mese nel quale i fondi obbligazionari hanno tolto la leadership ai fondi flessibili come categoria più gettonata sul mercato italiano).

Resistono, ma a distanza, i fondi bilanciati on 360 milioni di raccolta netta mensile mentre sia i fondi azionari (-76 milioni) che i fondi monetari euro (-417 milioni) sono finiti in rosso. I primi pagano l’aumento dell’avversione al rischio mentre i fondi monetari continuano ad essere penalizzati dai tassi di mercato euro negativi (-0,40%) fissati dalla BCE sui depositi interbancari per i prestiti alle banche europee.

Resta il fatto che ad agosto i fondi comuni hanno spinto la raccolta netta dell’industria italiana del risparmio gestito totalizzando 6,2 miliardi di euro di nuove adesioni e portando il patrimonio complessivo del sistema a 1909,9 miliardi, nuovo primato assoluto.

Per quanto riguarda invece il confronto tra i fondi di diritto italiano e quelli esteri, nel mese di agosto i primi hanno incamerato 1,6 miliardi (4,4 miliardi da inizio anno) mentre i fondi esteri hanno contabilizzato flussi netti per 2,1 miliardi (14,3 miliardi da inizio anno): in virtù anche di questi saldi mensili, i fondi di diritto estero gestiscono 631 miliardi (72,5% del totale di mercato) mentre i fondi di diritto italiano amministrano 239 miliardi (27,5%).