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Oggi tira l’auto. Domani la casa?

11 Aprile 2016 00:01
financialounge -  italia settore automobilistico settore immobiliare
Qual è la decisione di acquisto più importante, sia emotivamente sia economicamente, dopo la casa? Sicuramente l’auto, soprattutto per gli italiani, che in alcuni casi costituisce una specie di seconda casa. Il mercato delle abitazioni resta ancora fermo, ma quello delle quattro ruote si muove, eccome.

Nel primo trimestre del 2016 è stato un vero e proprio boom con 519.123 automobili nuove vendute, quasi centomila in più rispetto a un anno prima, un balzo di circa il 25%. Ma soprattutto i dati mostrano che per la prima volta siamo tornati ai livelli di acquisto del lontano 2010, quando scadevano gli ultimi incentivi rottamazione e soprattutto quando la tremenda crisi del debito doveva ancora esplodere in Europa. Di lì a qualche mese avrebbe avuto effetti devastanti sui poveri consumatori che stavano appena rialzando la testa dopo l’esplosione della crisi finanziaria dovuta al fallimento in America di Lehman Brothers.

Cosa vuol dire? Che probabilmente gli italiani non hanno più paura di indebitarsi. Almeno se lo devono fare per comprare un’auto nuova. Infatti, anche grazie alle promozioni e, ai tassi bassi e agli incentivi, ormai non c’è praticamente più nessuno che compra un’auto in contanti. Per la casa il discorso è diverso. Intanto perché l’acquisto è molto più impegnativo, e poi perché in questo caso i contanti, è il caso di dirlo, contano ancora molto. Le banche non danno più il 100% o addirittura di più come facevano ai tempi del boom del mattone, tra il 2004 e il 2006. Oggi se ti danno il 60% è grasso che cola. Per l’auto nuova non servono neanche 1.000 euro di anticipo, basta una vecchia carcassa da rottamare.

I dati dell’Osservatorio CRIF sulle domande di prestiti da parte delle famiglie italiane confermano che è così. Il totale dei prestiti ha fatto segnare un +11,0% rispetto a un anno prima, ma se andiamo nel dettaglio vediamo che nei primi 2 mesi del 2016 i prestiti finalizzati all’acquisto di auto, moto e altri beni come gli elettrodomestici sono balzati del 24,0%, mentre per i prestiti personali la domanda continua a scendere, -3,4%.

Anche nel comprare l’auto il consumatore italiano resta comunque prudente, non si sbilancia troppo e tiene molto d’occhio il prezzo. Basti dire che al primissimo posto di marzo troviamo le vendite di Fiat Panda, seguita da Fiat 500, Lancia Y, Fiat 500X. La Volkswagen Golf è solo al quinto posto. E la quota del comparto elettrico ancora costoso resta invece abbastanza irrilevante, solo lo 0,1% del mercato totale. Se la ripresa dell’auto dovesse segnalare in anticipo quella del mercato immobiliare abitativo dovremmo vedere le prime gemme sbocciare nei tagli più piccoli nei semicentri o nelle periferie delle grandi città, dove i prezzi sono più abbordabili. Ma resta il problema del cash. Anche se in questi anni di crisi un po’ sotto i materassi deve essersene accumulato.
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