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Enzo Puntillo

Debito emergente, tutte le occasioni in valuta locale

10 Dicembre 2015 10:52
financialounge -  Enzo Puntillo Fondi obbligazionari GAM mercati emergenti valuta locale
Quest’anno l’investimento in fondi obbligazionari paesi emergenti ha reso in media il 4,1%. Tuttavia, chi avesse investito in fondi obbligazionari paesi emergenti focalizzati sulle emissioni in hard currency (in dollari e in euro) avrebbe portato a casa un +9% (con picchi fino al +36% e minimi fino al -4%) mentre coloro che avesse optato per i fondi obbligazionari paesi emergenti in valuta locale farebbero i conti con una perdita media del 2,7% (con un massimo del +15% e un minimo del -5%). Ma ora le condizioni sembrano cambiate e ci sono alcune interessanti occasioni da cogliere nel segmento in valuta locale emergente. A patto di saper individuarle.

“Il nostro approccio d’investimento nel segmento emergente è stata per un periodo di tempo collegata alla rimodulazionale sia di quelle Nazioni che stanno attraversando adesso il processo di ribilanciamento, sia di quelle che lo attraverseranno in futuro. Questo processo di ridefinizione della crescita è strettamente basato sia su fattori esterni che sulle condizioni del credito: in Ungheria, per esempio, il credito interno è crollato del 30% dai picchi degli ultimi cinque anni” dichiara Enzo Puntillo, Responsabile obbligazionario di GAM, che indica Messico, India, Cile e Indonesia tra le economie che hanno registrato dei discreti progressi oppure che non erano troppo sbilanciate. Al contrario, tra i Paesi che invece non hanno mostrato alcun passo importante nella direzione del ribilanciamento indispensabile a una crescita futura più sostenibile, il manager segnala Turchia, Colombia, Sud Africa e Perù.

“Tra gli Emergenti, preferiamo le valute di quei Paesi che hanno già ampiamente ribilanciato le loro economie, per esempio nell’Est Europa, così come Messico, India e Cile. Al contrario, evitiamo le valute dei Paesi che sono ancora lontani da un efficace processo di ribilanciamento, come, ad esempio, la Turchia” sottolinea Enzo Puntillo che, per quanto riguarda il debito sovrano, ha di recente puntato su alcune obbligazioni di alta qualità in mercati emergenti selezionati.

“Di recente abbiamo aumentato il peso sul Messico che, nel terzo trimestre, ha vissuto un violento sell-off (vendita di titoli sul mercato senza limitazione di quantità e di prezzo): i bond messicano a 30 anni rendono ora circa il 5,5%. Abbiamo inoltre acquistato obbligazioni brasiliane inflation linked (indicizzate all’inflazione): bond che pagano un rendimento reale (al netto dei prezzi al consumo) intorno al 7%, mentre il tasso d’inflazione è intorno al 9-10%” conclude Enzo Puntillo.
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