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Banca Centrale Cina

Renminbi, ecco le vere motivazioni della mossa cinese

13 Agosto 2015 12:14
financialounge -  Banca Centrale Cina Craig Botham Renminbi Schroders yuan
“Crediamo che la stabilità finanziaria e sociale resti la preoccupazione principale per i policymaker e per questo motivo riteniamo che una svalutazione significativa non sia all’orizzonte” ha commentato così Craig Botham, Emerging Markets Economist Schroders, la manovra di martedì della Banca Popolare Cinese (PBoC) ritenuta non indicativa di un inizio di una svalutazione significativa della divisa di Pechino poiché la stabilità finanziaria e sociale rimane la preoccupazione principale per i ‘policymaker’.

Per l’economista, infatti, la decisione della PBoC di cambiare il modo in cui è fissato il renminbi non dovrebbe essere interpretata come una manovra di politica monetaria volta a fornire degli stimoli alle esportazioni quanto piuttosto all’inclusione dei Diritti Speciali di Prelievo (DSP).

“In ogni caso, il capo economista della PBoC ha affermato che la Banca centrale cinese stabilizzerà le aspettative del mercato per assicurare una transizione regolare verso il nuovo regime. Questa non è la fine dell’intervento. Crediamo, infatti, che non sarebbe saggio consentire un forte deprezzamento in questo momento, visti i considerevoli deflussi di capitale registrati nella prima metà dell’anno. Consolidare le aspettative circa un deprezzamento della valuta servirebbe solo ad incrementare quei deflussi e a destabilizzare potenzialmente il sistema finanziario” sostiene Craig Botham che, al di là dei rischi di deflussi di capitale, i quali dovrebbero scoraggiare politiche volte al deprezzamento, intravede supporti strutturali, in particolar modo in forma di eccedenza dei profili correnti.

Tuttavia, per l’economista, la quotazione della chiusura dei mercati di martedì nelle attuali condizioni di mercato, eserciterà alcune pressioni in termini di deprezzamento: ecco perché, l’intervento della PBoC sarà necessario per alterare le aspettative di mercato, qualora le autorità vogliano prevenire un deprezzamento. Craig Botham indica infine un ultimo importante cambiamento: il ‘fixing’ sarà inoltre determinato dai movimenti del tasso di cambio delle valute più importanti.

“Ciò implica verosimilmente un allontanamento da un puro ancoraggio al dollaro, verso un paniere di valute. Se così fosse e la PBoC volesse ancorare il renminbi in termini di ponderazione commerciale, un deprezzamento nei confronti del dollaro diventerebbe più probabile, specialmente se la forza del dollaro continuasse” puntualizza l’economista.
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