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Diversified Alpha Plus Fund

Diversified Alpha Plus Fund - 30 giugno 2015

9 Luglio 2015 14:44
financialounge -  Diversified Alpha Plus Fund Morgan Stanley
Nella seconda metà di giugno le azioni A-share cinesi hanno subito un calo del 15,5% malgrado le autorità del paese abbiano attuato ulteriori misure aggressive di stimolo e rilasciato dichiarazioni incoraggianti. Benché il sentiment speculativo si sia attenuato, potrebbero verificarsi ulteriori ribassia a causa di sopravvalutazioni ed eccessivi finanziamenti dei margini che dovrebbero essere prossimi al 9% del flottante secondo le stime dei finanziamenti dei margini dei soli intermediari (si noti che questo valore non tiene conto delle operazioni di marginazione da parte di fonti non autorizzate). I dati relativi alla crescita e l’andamento degli utili in Cina continuano a non mostrare segni di accelerazione. Dopo aver chiuso la posizione corta nelle azioni cinesi che aveva raggiunto i limiti di stop loss con uno scarto di pochi punti percentuali rispetto a quello che è stato probabilmente il tetto massimo di maggio, abbiamo riaperto una posizione corta.

La Grecia ha dominato la scena provocando una leggera sottoperformance delle azioni dell’Eurozona (l’Msci Europe ha ceduto l’1,4% a fronte di -1,0% dell’Msci Acwi, entrambi in valuta locale) e, com’era da attendersi, delle obbligazioni e azioni elleniche. Nonostante il mancato raggiungimento di un compromesso con i creditori inciderà negativamente sulla crescita della Grecia e, quindi, sui suoi listini azionari, le ripercussioni sulla crescita degli altri paesi dell’Eurozona saranno, a nostro avviso, trascurabili.

Nella seconda metà di giugno i dati congiunturali sono migliorati su scala globale, trainati da Stati Uniti ed Eurozona. Negli Stati Uniti, stiamo assistendo ad una forte crescita ampiamente in linea con le stime di consenso grazie ai dati positivi sui consumi, l’edilizia residenziale e a una ripresa della spesa per investimenti. Gli indicatori di mercato delle aspettative d’inflazione stanno continuando a migliorare, ad esempio si sono ampliati leggermente gli spread di breakeven dell'inflazione a 10 anni negli Usa. È, tuttavia, lievemente calata la fiducia degli operatori sul fatto che sarà dicembre il mese in cui la Fed innalzerà i tassi. Riteniamo che ciò sia dovuto soprattutto agli avvenimenti in Grecia e ci aspettiamo che tra un po’ l’attenzione si sposterà sui fondamentali del mercato del lavoro statunitense, sul cui vi è molta attenzione.

Le prospettive di crescita dell’economia indiana stanno migliorando grazie all’avvio positivo di un ciclo d’investimento. Le autorizzazioni dei progetti d’investimento sono in fase di accelerazione e i dati sulla crescita stanno migliorando. Riteniamo che la disinflazione proseguirà e che consentirà una ripresa del ciclo creditizio. Abbiamo assunto una posizione lunga nelle azioni indiane rispetto a quelle dei mercati emergenti. Il comparto ha perso l’1,0%. La performance ha risentito sia delle posizioni lunghe nelle azioni dell’Eurozona e nei titoli energetici sia delle posizioni corte nei tassi statunitensi e in azioni sensibili ai tassi d’interesse. Tale risultato è stato controbilanciato dai guadagni sulle posizioni corte in valute asiatiche, titoli del settore aerospaziale e sulla posizione nei tassi a due anni britannici e statunitensi.

Rispetto al tema dell’incremento dei tassi Usa, nelle ultime due settimane di giugno abbiamo accentuato le esposizioni corte negli spread societari Usa e nei Treasury statunitensi a cinque anni e aperto una posizione lunga nei titoli delle compagnie di assicurazione sulla vita statunitensi rispetto ai Reit Usa. Abbiamo, inoltre, aumentato l’esposizione lunga nell’azionario europeo rispetto a quello statunitense e ridimensionato la ponderazione del tema della ripresa delle attività petrolifere, monetizzando i guadagni sulla posizione corta in Cds russi e chiudendo l’esposizione lunga nel settore energetico Usa rispetto all’azionario statunitense. Abbiamo avviato una posizione lunga sui beni discrezionali statunitensi rispetto alle azioni Usa e realizzato un risultato positivo nella posizione corta sui tassi UK a due anni rispetto a quelli statunitensi di pari durata. Abbiamo raggiunto la soglia di trailing stop loss sulla posizione corta in azioni Usa rispetto all’azionario globale (Stati Uniti esclusi).

 

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