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Idee di Investimento - Azioni - 1 giugno 2015

1 Giugno 2015 09:45
financialounge -  Europa mercati azionari promotori finanziari
“Sostenere la formazione di una cultura proiettata all’investimento è utile non soltanto in campo finanziario ma anche all’economia reale perché una crescita strutturale e sostenibile del risparmio gestito permette di migliorare le condizioni di vita delle famiglie e la solidità delle imprese nel medio-lungo termine” ha commentato Giuliano D’Acunti, Head of Sales di Invesco, nell’articolo “Cultura all’investimento utile anche all’economia reale” focalizzato sui contenuti del roadshow «Invesco Incontra: IDEE, nuove prospettive di investimento» che si è concluso ieri a Catania e che ha percorso 8 città in tutta Italia, con la partecipazione di oltre 1.500 promotori finanziari. “Questo roadshow ha rappresentato per noi un momento di confronto diretto e di condivisione dei valori e delle strategie di Invesco con i nostri interlocutori: promotori e private banker delle principali reti Italiane. Nostro fermo obiettivo, infatti, è supportare i nostri clienti nell’attività quotidiana di dialogo con l’investitore e approfondire i principali temi, opportunità e sfide del momento, affinché il cliente finale possa prendere delle decisioni consapevoli per i propri risparmi” ha precisato Giuliano D’Acunti. Un obiettivo che coincide spesso con il ruolo e la professionalità dei consulenti finanziari che evidenziano una consapevolezza più marcata circa i rischi che possono minacciare la sicurezza finanziaria dei propri clienti dopo il pensionamento.

Quets’ultimo aspetto, è emerso dal questionario che Natixis Global Asset Management, ha elaborato per ITForum 2015 al fine di identificare e comprendere meglio l’atteggiamento dei professionisti della consulenza finanziaria verso tematiche come il rischio, la pianificazione finanziaria, le diverse strategie di portafoglio. “Il sondaggio condotto con ITForum conferma, ancora una volta, il ruolo cruciale che promotori e consulenti finanziari possono avere nell’aiutare i risparmiatori a identificare le loro necessità di lungo periodo, a meglio comprendere il rapporto tra rischi e rendimento e a stabilire un piano finanziario per il futuro gestendo la problematica previdenziale” ha sottolineato nell’articolo “Ecco i rischi che possono minacciare la sicurezza finanziaria” Antonio Bottillo, Executive Managing Director per l’Italia di Natixis Global Asset Management. D’altra parte i risparmiatori italiani desiderano un ampliamento del ruolo sociale svolto dalle banche e dalle reti di promotori finanziari: si augurano che, in un momento economico che nel suo complesso resta percepito come difficile per il Paese, gli istituti di credito e i consulenti possano contribuire, insieme con altri soggetti istituzionali, a risolvere problemi che hanno importanti riflessi sociali. È questo uno degli aspetti più qualificanti delineato nell’articolo “Banche e reti di consulenti, un maggiore ruolo sociale” nel quale si mette in evidenza quanto emerso dalla ricerca «Banche e consulenza finanziaria: il ruolo di oggi e nell’Italia di domani. Opinioni e attese», commissionata a GfK Eurisko dall’Assoreti, l’associazione delle società per la consulenza agli investimenti.

Per chi invece avesse immediato bisogno di qualche spunto operativo per le proprie scelte di investimento in Borsa, può essere interessante approfondire quanto ha rivelato Jeffrey Taylor, responsabile del team azionario europeo di Invesco basato ad Henley-on-Thames nell’articolo “Borse europee, più Piazza Affari meno Francoforte e Zurigo”. Secondo il manager, i Paesi periferici, tra cui l'Italia, sono le piazze finanziarie che possono offrire ancora valore in un'ottica di stock picking (selezione accurata dei titoli da inserire in portafoglio), mentre le opportunità sono sempre più scarse sui listini di Francoforte e Zurigo, che oramai scambiano sopra le loro medie di lungo periodo. "Contrariamente all’assunto che va per la maggiore, secondo cui il recente rally avrebbe portato le stime sul rapporto prezzo/utili (p/e) delle azioni europee ad avvicinarsi o superare il fair value (valore intrinseco), in realtà il multiplo prezzo/utili è stato guidato da un aumento dei prezzi" sostiene il gestore Invesco che poi aggiunge: "Infatti, un aumento degli utili potrebbe generare una crescita continua dei mercati, grazie al miglioramento del panorama economico, con la contestuale discesa delle stime sul rapporto prezzo/utili" ha precisato Jeffrey Taylor.

Çan Elbi, gestore del JB Europe Focus Fund di GAM Italia nell’articolo “Tassi d’interesse negativi, gli effetti sul mercato azionario” ha commentato: “I nuovi dati economici continuano a segnalare una nascente ripresa nell’Eurozona. Riteniamo che i tassi estremamente bassi o addirittura negativi di Stati Uniti e Europa siano un fenomeno temporaneo e non il segnale di una imminente crisi economica globale. Gli investitori stanno capendo che questo sfasamento nei prezzi del mercato obbligazionario (dovuto pure all’acquisto di bond da parte della Bce) inizierà anche ad indurre premi al rischio più bassi sui mercati azionari: ciò dovrebbe fissare il passo successivo per un mercato rialzista in Europa. All’interno di questo scenario macro, continuiamo a trovare il miglior compromesso tra rischio e rendimento nei titoli ciclici, che scambiano ancora solamente sui livelli della media degli anni di recessione 2012-2014 rispetto ai difensivi”.
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