Dividendi blue chips europee, crescita a due cifre nel 2014

Oltre 187 miliardi di euro. A tanto è ammontato il totale complessivo dei dividendi erogati nel 2014 dalle 300 maggiori società europee quotate in Borsa. A calcolarlo è stata la società specializzata Markit che ha così permesso di rilevare un incremento del 10% del monte dividendi rispetto all’anno precedente: i 187,3 miliardi del 2014 si confrontano infatti con i 169 miliardi del 2013. Le statistiche di mercato rilevano poi che circa la metà delle 300 blue chips europee ha aumentato il payout ratio (cioè il rapporto tra monte dividendi e profitti aziendali) mentre un quarto lo ha ridotto.

Il comparto bancario è stato quello che ha fatto segnare il rialzo annuale più alto dei dividendi di settore (+32%) mentre il settore con il payout ratio più elevato si è confermato quello delle utility (73%), davanti alle telecomunicazioni (65%) e al settore petrolifero (62%): ma proprio sul settore energetico, il forte calo del prezzo del greggio e dei margini operativi aziendali dovrebbe avere impatti significativi sulle cedole 2015.
“Il nostro scenario di lungo periodo, unitamente a un contesto di tassi in lento rialzo potrebbe favorire non solo le azioni in generale, ma anche l’investimento in dividendi in particolare. Ma gli investitori devono prestare attenzione all’approccio ai dividendi scelto e selezionarne uno che risponda ai loro obiettivi” sottolinea il team di gestione del PIMCO Dividend and Income Builder Fund che poi spiega: “È infatti importante comprendere che se il rendimento può sembrare allettante oggi, il rendimento totale è una strada a due sensi e le perdite in conto capitale possono annullare in poco tempo anche un consistente dividend yield. Numerosi settori tradizionalmente ad alto rendimento presentano attualmente valutazioni storicamente elevate che potrebbero tornare verso la media in caso di rialzo dei tassi d’interesse. Se è vero che l’acquisto di un paniere di azioni con i più alti dividend yield è una scelta rischiosa in un contesto di tassi in aumento, i gestori che utilizzano i dividendi nel modo giusto possono creare un portafoglio in grado di sovraperformare anche in un contesto di tassi in rialzo”.
Come dire, in pratica, che la selezione delle società farà la differenza. A questo proposito, e a solo titolo di esempio, le prime 10 società in portafoglio al fondo PIMCO Dividend and Income Builder Fund a fine marzo erano: Vodafone, Intesa Sanpaolo, Lloyds Banks, Cisco Systems, Target Corporation, Imperial Tobacco, Colony Financial, Bridgestone, PG&E , China Mobile