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International Editor's Picks - 29 dicembre 2014

29 Dicembre 2014 09:40
financialounge -  Google Mobile International Editor's Picks Russia Vladimir Putin
Gli investitori hanno fiducia in Putin? A guardare i dati pubblicati venerdì da Bloomberg sembrerebbe di sì, almeno nella settimana di Natale. In un solo giorno, il 23 dicembre, sul Market Vectors Russia, un ETF per chi vuol scommettere sui mercati russi, ci sono stati afflussi netti per $126,2 milioni, volumi che non si vedevano dallo scorso maggio. L’effetto è stato un rialzo del 3,3% per l’ETF, che ha un patrimonio netto di $ 1,6 miliardi e che resta comunque in pesante calo da inizio anno: -45%. Evidentemente il mercato dà fiducia alle mosse annunciate dal Kremlino per sostenere l’economia. Gli investitori scommettono sul fatto che la caduta del valore degli asset russi sia stata eccessiva e che prezzi così bassi non siano sostenibili. Ma la recessione incombe comunque sul grande paese e qualcuno si chiede se non si tratti solo di speculazione che punta su un rimbalzo a breve piuttosto che di un movimento destinato a durare.

Senza troppe fanfare, alla vigilia di Natale Google è diventata ufficialmente anche un produttore di auto. Si chiama GoogleMobile, come la BatMobile o la PapaMobile, si guida ovviamente da sola, non corre troppo per scelta, più o meno 50 all’ora, e sta cominciando a uscire dalle catene di montaggio (probabilmente non si chiameranno più così ma un nuovo nome non è stato inventato). Potrebbe essere una buona notizia per i produttori tradizionali: avere a disposizione tecnologie sempre più avanzate con cui equipaggiare Buick, Toyota o Bmw. Per Business Insider non è così: la GoogleMobile è una minaccia terribile per le grandi case, per tre motivi. Il primo è che la Google Car è una piattaforma software, non un computer su 4 ruote con motore come le moderne vetture, e la tecnologia non ha bisogno di evolversi e essere adattata a nuovi modelli, il software si aggiorna da solo, in continuazione. Il secondo è che non deve correre perché tanto il piacere della guida è superato. Chi è a bordo ha altro da fare che guidare. Il terzo è che la GoogleMobile supera semplicemente il concetto di proprietà, come nel car sharing sempre più familiare nelle grandi città.

Fine anno, tempo di classifiche, dei migliori ma anche dei peggiori. Fox Business ha stilato la sua dei “worst 10” CEO per l’anno che sta per finire. Si parte dal fondo con nomi importanti, come Jeff Bezos, numero uno di Amazon.com e Dick Costolo, il suo equivalente a Twitter. A salire verso la poco invidiabile vetta seguono nomi meno noti come quelli dei capi di Nuance Communications, Sears Holdings e American Apparel, per poi arrivare al podio: al secondo posto Kazuo Hirai, CEO di Sony e al primo Mary Barra di General Motors. Fox Business ha iniziato anche la selezione per il 2015 che deve ancora cominciare: due per ora i candidati, il fondatore di Netflix Reed Hastings e il CEO di Coca-Cola Muhtar Kent, colpevole di troppa affezione alle bollicine mentre i rivali di PepsiCo continuano a diversificare.
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