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Reddito fisso, il clima sta cambiando e gli investitori devono adattarsi

26 Settembre 2014 14:05
financialounge -  BTP fondi flessibili Fondi obbligazionari risparmi
Nell’ultimo anno l’indice dei fondi obbligazionari segna un apprezzamento medio del +5,67%. Tuttavia, i risparmiatori farebbero bene a non basarsi sulle performance degli ultimi 12 mesi del mercato obbligazionario per costruire i portafogli per i prossimi 12. Innanzitutto perché le circostanze che le hanno determinate sono del tutto eccezionali e, inoltre, i livelli raggiunti ora dalle obbligazioni (di tutti i tipi, dai titoli governativi ai corporate bond fino agli high yield) sono su valori minimi, molto al di sotto di quelli più bassi di sempre.

Certo, è sempre possibile rosicchiare ulteriori punti base nei prossimi mesi ma quando il Bund decennale offre meno dell’1% e quando il BTP scadenza 2024 paga il 2,40% lordo su base annua, che si confronta con il 4,1% medio degli ultimi 15 anni, significa che esistono molte più probabilità che i tassi possano risalire che scendere ulteriormente.
È proprio in base a questa semplice riflessione che molti asset manager ritengono che gli investitori del mercato obbligazionario abbiano bisogno di pensare in modo diverso per i prossimi anni.

Nella scia di questo approccio si inseriscono i nuovi fondi obbligazionari absolute return, che puntano a offrire un rendimento positivo in tutte le condizioni di mercato (senza tuttavia garantire che ci riescano), i fondi a reddito fisso flessibili e, soprattutto, gli innovativi prodotti capaci di coniugare l’alpha (extra rendimento rispetto ai tassi di mercato) derivante da strategie obbligazionarie attive e l’alpha delle strategie passive in un portafoglio diversificato.

“Le condizioni iniziali per investire nel mercato obbligazionario oggi sono molto diverse rispetto a trent'anni fa. Allora, i tassi di interesse erano molto più alti e il reddito derivante dalla sola cedola delle obbligazioni di alta qualità è stato sufficiente ad assorbire l'ascesa e la caduta di tassi di interesse attraverso il tipico ciclo economico. Di conseguenza, un investimento passivo nel Barclays Global Aggregate Index avrebbe garantito un rendimento positivo in tutti gli ultimi 30 anni, tranne in sole tre situazioni. Ma oggi, i rendimenti obbligazionari sono così bassi che sarebbe complicato per la cedola del bond di alta qualità fornire reddito sufficiente a coprire gli impatti negativi derivanti da un aumento ciclico dei tassi” sottolinea Jim Caron, Managing Director Morgan Stanley Investment Management mentre Marco Spaltro, Vice President Morgan Stanley Investment Management aggiunge:
“Crediamo che la soluzione sia quella di considerare un portafoglio diversificato che incorpori una gestione attiva e una strategia di investimento macro nel reddito fisso. Questa combinazione dà al gestore obbligazionario flessibilità nelle proprie decisioni di asset allocation con il risultato di poter sovrappesare gli investimenti nei settori sottovalutati e di sottopesare gli impieghi in segmenti di mercato sopravvalutati, cercando al contempo di coprire i rischi indesiderati lungo tutto il ciclo economico. L'obiettivo è quello di poter beneficiare al meglio della diversificazione del portafoglio e di ottenere performance in un ambiente obbligazionario che sarà molto più impegnativo rispetto al passato: un’alpha derivante dalla strategia attiva del reddito fisso può aiutare a raggiungere questo obiettivo. D’altra parte il clima per il mercato del reddito fisso sta cambiando e gli investitori devono adattarsi”.
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