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Global Balanced Risk Control Fund

Global Balanced Risk Control Fund - 31 agosto 2014

18 Settembre 2014 11:15
financialounge -  Global Balanced Risk Control Fund
Analisi di mercato

L'economia statunitense ha continuato a rafforzarsi nel mese di agosto. A fine mese, il Bureau of Economic Analysis ha incrementato la stima del tasso di crescita annuo dell'economia degli Stati Uniti per il secondo trimestre del 2014 da 4,0% a 4,2%. L'incremento è stato attribuito principalmente a una revisione al rialzo degli investimenti fissi non residenziali e una revisione al ribasso delle importazioni. L'indice PMI per il settore manufatturiero statunitense è cresciuto dal 57,1% del mese di luglio, un livello coerente con una crescita sostenuta, al 59,0% nel mese di agosto: il livello massimo toccato dal mese di marzo 2011. Il Census Bureau ha riferito che, in termini stagionalizzati, le vendite al dettaglio a luglio sono state pari a 439,8 miliardi di dollari: praticamente invariate rispetto a giugno e maggiori del 3,7% rispetto alle vendite al dettaglio registrate nel luglio 2013. L’occupazione non agricola è complessivamente aumentata di 209.000 unità a gennaio e il tasso di disoccupazione è rimasto pressoché invariato al 6,2%. L'inflazione (CPI) nei 12 mesi fino al mese di luglio è stata pari al 2,0%, in termini non destagionalizzati. Lo S&P 500 ha reso un 3,99% in dollari e un 5,89% in euro, come conseguenza dell'apprezzamento del dollaro USA nei confronti dell'euro.

Gli indicatori economici nell'Eurozona sono rimasti contrastanti. Secondo una stima preliminare di Eurostar, il PIL dell'Eurozona è rimasto invariato nel secondo trimestre del 2014 e maggiore dello 0,7% rispetto allo stresso periodo del 2013. L'indice PMI Markit per il settore manifatturiero è calato dal 51,8 (luglio) al minimo degli ultimi 13 mesi, pari al 50,7. L'attività manifatturiera continua a contrarsi in Francia ed è stagnante in Italia. A metà agosto Eurostat ha riferito che nell'Eurozona la produzione industriale era calata dello 0,3% nel mese di giugno. La produzione industriale è rimasta invariata rispetto al mese di giugno 2013. Le vendite al dettaglio a giugno sono aumentate dello 0,4% e del 2,4% al di sopra dei livelli del giugno 2013. A metà agosto Eurostat ha annunciato che nell'Eurozona l'inflazione annua è diminuita dallo 0,5% del mese di giugno allo 0,4% del mese di luglio, il minimo dall'ottobre 2009. L'indice MSCI Europe ha fatto registrare un 2,04% in termini di euro nel corso del mese.

I dati economici pubblicati in Giappone ad agosto hanno continuato a risentire dell'influenza dell'aumento della tassa sui consumi giapponese, passata dal 5% all'8% all'inizio di aprile. In una prima stima del Cabinet Office, nel secondo trimestre del 2014 il Pil si sarebbe contratto al tasso annuo del 6,8%. A inizio settembre, Markit e JMMA hanno rilevato che il PMI flash per il settore manifatturiero era aumentato dal 50,5 di luglio al 52,2. A inizio luglio, la Banca del Giappone ha pubblicato il suo rapporto trimestrale Tankan sul clima di fiducia delle imprese. Su tutte le aziende intervistate, un saldo netto positivo del 7% ha espresso soddisfazione per le attuali condizioni operative, mentre una percentuale simile ha dichiarato di guardare con ottimismo ai mesi a venire. L'anno precedente l'inflazione dei prezzi al consumo era stata pari al +3,4%. L’MSCI Japan ha prodotto un rendimento del -1,17% in yen e del -0,51% in euro.

Attività di portafoglio

Ad agosto abbiamo ridotto l'esposizione azionaria dal 57% di fine luglio al 47%, preparandoci per un mercato potenzialmente più altalenante. Il Presidente della Fed, Janet Yellen, ha sottolineato, in occasione del meeting svoltosi a Jackson Hole, che esistono ancora eccessive perdite di capacità nel mercato del lavoro, nonostante il fatto che l'economia statunitense faccia progressi considerevoli verso la ripresa, garantendo pertanto tassi modesti. Tuttavia, ha anche ammesso che la crescita dei salari reali contenuta potrebbe essere dovuta in parte a condizionamenti strutturali. La Fed potrebbe aumentare il tasso in anticipo, se la bassa crescita dei salari fosse dovuta alla riduzione della rigidità dei salari nominali e alla lentezza dell'ingresso nel mercato del lavoro dei disoccupati di vecchia data.

Strategia e prospettive

A differenza di Yellen, il presidente della BCE, Mario Draghi, è stato molto più accomodante, dedicando buona parte del discorso al tema della disoccupazione nell'Eurozona. Draghi ha affermato che "il rischio di «fare troppo poco», permettendo alla disoccupazione temporanea di radicarsi più profondamente, è maggiore del rischio di «fare troppo», ovvero esercitare pressioni eccessive al rialzo sui salari e sui prezzi". La BCE ha annunciato una riduzione a sorpresa dei tassi, nel corso dell'incontro sulle politiche da adottare svoltosi a settembre, e l'acquisto di titoli garantiti da attività e covered bond, nell'intento di rilanciare la liquidità. Anche se non rispondenti all'aspettativa del mercato, che prevedeva un allentamento quantitativo immediato, le iniziative più recenti esprimono un allontanamento dall'enfasi di austerity della politica fiscale e dovrebbero produrre pressioni al ribasso sull'euro. Riteniamo che un euro più debole sarebbe positivo per la ripresa dell'Eurozona e per il mercato azionario europeo.
Le tensioni geopolitiche con la Russia continuano a esercitare un impatto negativo sull'economia europea.


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