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Ora si teme un cyber attacco stile 11 settembre

5 Settembre 2014 16:35
financialounge -  Apple hacker hedge fund settore assicurativo settore tecnologico sicurezza
L’ultimo campanello d’allarme è scattato mercoledì con il crollo del 4,36% di Apple a seguito del furto di foto dagli account Apple di vari vip. Ma, nonostante nessuno lo confermi ufficialmente, nelle stanze che contano degli Stati Uniti, banchieri e funzionari statali americani sono convinti che i cyber-terroristi cercheranno di distruggere le reti di computer del sistema finanziario.

Quello che forse nessuno ha il coraggio di ammettere è che i contribuenti dovranno probabilmente coprire gran parte dei danni.
Trattandosi di una materia della massima delicatezza, cerchiamo di evitare pericolosi allarmismi e di procedere con ordine ripercorrendo i vari punti sul tema in discussione.

Gli attacchi informatici alle istituzioni finanziarie internazionali (e americane in particolare) si stanno moltiplicando negli ultimi tempi. Il denominatore comune a questi cyber attacchi è l’escalation della profondità dell’incursione capace di superare le più sofisticate barriere di ingresso e di controllo anche delle banche. Non solo.

Di recente si è scoperto, in base a indiscrezioni, che gli attacchi sono stati mirati anche verso i sistemi informatici di alcuni hedge fund che, per motivi di riservatezza (e, in particolare, per non perdere la reputazione presso la propria clientela), tendono a non denunciare tali intrusioni. La conferma indiretta a tutto questo è che le autorità di controllo stanno aumentando la pressione sulle banche, sui broker, sui dealer e sugli hedge fund affinchè segnalino tempestivamente le violazioni esterne e dimostrino che stiano migliorando le proprie difese informatiche.

Per tutelarsi dagli attacchi informatici le banche e le istituzioni finanziare USA possono sottoscrivere polizze assicurative. Si tratta di contratti ideati nel 1990 e che solo recentemente hanno esteso la copertura ad alcuni danni più gravi. Il colosso assicurativo AIG, per esempio, dal mese di maggio ha iniziato ad offrire una nuova linea di assicurazione che integra le spese per la violazioni dei dati, le indagini sugli attacchi informatici e l’interruzione di attività a seguito di cyber intrusioni.

Ma, fanno notare gli esperti di settore, questo ha un costo non indifferente per chi stipula le polizze: i premi pagati ad AIG per le polizze anti-cyber informatici sono aumentati di circa il 25 per cento all’anno sia nel 2012 che nel 2013 e, dall’inizio di quest’anno, già del 30 per cento, guidati da una forte domanda proveniente dalle imprese finanziarie.

Tuttavia, come ha sottolineato Emily Freeman, specialista nel settore presso la Lockton Cos., società assicuratrice di Kansas City, “ci sono grandi aree di rischio dove non esistono soluzioni assicurative, e uno di questi è quando si manifesta la crisi di fiducia del cliente". Il riferimento è alla prossima ondata di attacchi che, si teme, sarà probabilmente più distruttiva e potrebbe tradursi in un azzeramento dei saldi contabili e delle rendicontazioni dei depositi. È questo il cosiddetto caso peggiore paventato dagli esperti che potrebbe danneggiare l'economia come avvenne con gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001.

La risposta del governo di Washington potrebbe essere simile a quella che seguì la crisi del credito del 2008, quando la Federal Reserve ha invocato "circostanze anomale e urgenti" per prestare miliardi di dollari al fine di scongiurare la minaccia per l’intero sistema finanziario: ma questa assicurazione sui depositi bancari si applicherebbe solo se una banca fallisce, non nel caso di furti informatici. Gli istituti di credito dovrebbero quindi attingere alle loro riserve (o alla copertura assicurativa privata), che non sarebbero sufficienti a coprire tutte le richieste provenienti da un evento catastrofico.

Non a caso Janet Napolitano, Segretario della Homeland Security, il Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti d'America che ha il compito di proteggere il territorio degli Stati Uniti d'America da attacchi terroristici, a fine agosto 2013 aveva avvertito, nel suo discorso di commiato, che il paese un giorno soffrirà un cyber attacco come quello dell’11 settembre, con un grave effetto sulla nostra vita, la nostra economia, e il funzionamento quotidiano della nostra società.
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