giappone
Fondi best performer 2014, primeggiano gli azionari India
27 Giugno 2014 16:40
Nella classifica dei 100 fondi con le migliori performance da inizio anno ben 58 sono specializzati sulle azioni dell’India: al secondo posto, con 28 fondi, la categoria dei prodotti focalizzati sul settore aurifero mentre al terzo, con 10 comparti, gli azionari biotech. Chiudono l’elenco due fondi azionari Turchia, un fondo con strategia alternativa e uno con capitale garantito.
Per una strana coincidenza, la media delle performance di ognuna delle tre categorie di fondi sul podio oscilla intorno al 28%: per la precisione risulta pari al +28,3% per i 58 fondi azionari India, al +28,8% per gli azionari settore aurifero e metalli preziosi, e al +27,60% degli azionari biotech. Al di là di questa curiosità, le performance di assoluto rilievo dei fondi best performer del primo semestre 2014 consentono di fare due considerazioni utili per i risparmiatori.
Innanzitutto è necessario ricordare sempre l’altra faccia della medaglia: a fronte di questi 100 fondi con rendimenti da incorniciare ce ne sono altrettanti, in fondo alla graduatoria, con performance semestrali deludenti e negative: in particolare gli azionari Russia (-8% la loro perdita media da inizio anno), gli azionari Giappone con copertura del rischio del cambio (-6%) e i fondi con strategie alternative di tipo global macro (-4%), che puntano su azioni, bond, e valute in funzione delle previsioni macro economiche dei mercati finanziari.
Da questa prima considerazione deriva la seconda: l’importanza della diversificazione del rischio. Grazie infatti alla diversificazione del portafoglio è possibile diluire i pericoli nel breve e, soprattutto, nel medio e lungo termine: solo per fare un esempio, un buon fondo bilanciato avrebbe consentito di realizzare un guadagno superiore ai 5 punti percentuali da inizio anno e al di sopra del 12% nell’ultimo anno.
Se poi la diversificazione è adottata tramite i consigli di esperti finanziari che consentono di ripartire il portafoglio non soltanto tenendo conto delle opportunità potenziali dei mercati ma anche delle personale accettazione della volatilità, il risultato finale è una soluzione di investimento modellata su misura per il risparmiatore.
Per una strana coincidenza, la media delle performance di ognuna delle tre categorie di fondi sul podio oscilla intorno al 28%: per la precisione risulta pari al +28,3% per i 58 fondi azionari India, al +28,8% per gli azionari settore aurifero e metalli preziosi, e al +27,60% degli azionari biotech. Al di là di questa curiosità, le performance di assoluto rilievo dei fondi best performer del primo semestre 2014 consentono di fare due considerazioni utili per i risparmiatori.
Innanzitutto è necessario ricordare sempre l’altra faccia della medaglia: a fronte di questi 100 fondi con rendimenti da incorniciare ce ne sono altrettanti, in fondo alla graduatoria, con performance semestrali deludenti e negative: in particolare gli azionari Russia (-8% la loro perdita media da inizio anno), gli azionari Giappone con copertura del rischio del cambio (-6%) e i fondi con strategie alternative di tipo global macro (-4%), che puntano su azioni, bond, e valute in funzione delle previsioni macro economiche dei mercati finanziari.
Da questa prima considerazione deriva la seconda: l’importanza della diversificazione del rischio. Grazie infatti alla diversificazione del portafoglio è possibile diluire i pericoli nel breve e, soprattutto, nel medio e lungo termine: solo per fare un esempio, un buon fondo bilanciato avrebbe consentito di realizzare un guadagno superiore ai 5 punti percentuali da inizio anno e al di sopra del 12% nell’ultimo anno.
Se poi la diversificazione è adottata tramite i consigli di esperti finanziari che consentono di ripartire il portafoglio non soltanto tenendo conto delle opportunità potenziali dei mercati ma anche delle personale accettazione della volatilità, il risultato finale è una soluzione di investimento modellata su misura per il risparmiatore.
RICEVI GRATIS LE NOTIZIE IN ANTEPRIMA
