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Gli obbligazionisti ora scommettono su Madre Natura

17 Giugno 2014 15:30
financialounge -  cat bond mercati obbligazionari settore assicurativo
Non ci resta che piangere, anzi, pregare.
Parafrasando un famoso film di Massimo Troisi e Roberto Benigni, sembra proprio che i sottoscrittori di obbligazioni stiano scommettendo più che mai sulla misericordia di Madre Natura per cercare di spuntare rendimenti più generosi rispetto a quelli anemici dei titoli di stato.

La domanda per i bond legati alle assicurazioni contro gli uragani e altri disastri naturali (i cosiddetti cat bond) sta spingendo gli investitori ad accettare i rendimenti più bassi offerti da questa speciale tipologia di obbligazioni da quasi un decennio, proprio alla vigilia dell’avvio della stagione delle tempeste atlantiche.
Gli investitori che hanno comperato a piene mani cat bond per un controvalore di 5,76 miliardi dollari quest'anno sembrano siano stati incoraggiati anche da previsioni meteo relativamente positive.

"La stagione dei venti sembra essere leggermente sotto la media in termini di prospettive uragano e questo è attraente per chi investe in cat bond" ha sottolineato John Brynjolfsson, responsabile degli investimenti in hedge fund per conto della Armored Lupo LLC con sede in California che ha poi aggiunto: "Sebbene i cat bond offrano rendimenti non particolarmente generosi rispetto agli altri anni, su base comparativa restano comunque attraenti per i mercati dei capitali e per gli investitori".

I rendimenti dei titoli Cat bond sono scesi infatti a circa 4,7 punti percentuali in più rispetto ai tassi di interesse di riferimento, il livello più basso dal secondo trimestre dal 2005 e ben al di sotto dai 6,57 punti percentuali di un anno fa, secondo le statistiche diffuse da John Seo, responsabile della gestione presso la Fermat Capital Management LLC, azienda con sede a Westport Connecticut, che gestisce 4,5 miliardi dollari, di cui più del 90 per cento è investito in catastrophe bond. Ma cosa sono e come funzionano questi bond?

Sono obbligazioni delle compagnie assicurative emesse al fine di condividere con i sottoscrittori il rischio di dover rimborsare gli elevatissimi danni causati da una catastrofe naturale: da un’alluvione in Thailandia a un terremoto in Giappone, dalla siccità in Russia a un uragano negli Stati Uniti.

Le assicurazioni riconoscono un rendimento ai possessori di questi bond perché ad essi è trasferita una parte del rischio a cui sono esposte per questi eventi catastrofici. Dal canto loro, i sottoscrittori dei cat bond rischiano di perdere sul loro investimento soltanto in presenza di un preciso parametro, che quasi sempre coincide con il PCS (Property Claims Services Index) che stima i danni dell’evento: se tale parametro non viene raggiunto o superato, il possessore del cat bond non accusa alcuna perdita.
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