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Global Balanced Risk Control Fund

Global Balanced Risk Control Fund - 30 aprile 2014

21 Maggio 2014 12:00
financialounge -  Global Balanced Risk Control Fund
Analisi di mercato
I dati diffusi a marzo hanno confermato la prosecuzione della ripresa generalizzata dell’economia statunitense e l’indice flash dei direttori d’acquisto (Pmi) di Markit per il settore dei servizi, pubblicato a fine mese, ha evidenziato un rimbalzo a quota 55,5 dai 53,3 punti di febbraio. La componente manifatturiera si è invece leggermente contratta, a 55,5 punti dai 57,1 di febbraio, pur restando in territorio espansivo. Il Bureau of Labor Statistics (Bls) ha dichiarato che a febbraio l’occupazione non agricola è complessivamente aumentata di 175.000 unità e il tasso di disoccupazione è rimasto pressoché invariato al 6,7%. L’offerta di lavoro è aumentata nei segmenti dei servizi professionali e commerciali e della distribuzione all’ingrosso, mentre è scesa nel settore informatico. In base ai dati diffusi dal Bls, l’inflazione dei prezzi al consumo di febbraio si è attestata all’1,1% su base annua non destagionalizzata.
In occasione della sua riunione di metà marzo, la Federal Reserve ha ulteriormente ridotto gli acquisti mensili di titoli garantiti da ipoteche di enti pubblici e di Treasury a lungo termine, rispettivamente da 30 a 25 e da 35 a 30 miliardi di dollari. A marzo l’indice S&P 500 ha prodotto una performance in dollari dello 0,84% e dell’1,10% in euro.

A marzo sono emersi nuovi segnali di crescita economica in Eurozona. L’indice flash composito dei direttori d’acquisto dell’Eurozona compilato da Markit per il mese di marzo ha evidenziato un leggero ribasso dai 53,3 punti di febbraio a 53,2. Le nuove stime pubblicate verso metà mese da Eurostat hanno confermato che nel quarto trimestre 2013 il Pil dell'area Euro ha registrato un’espansione dello 0,3%, mentre l’accelerazione rispetto al quarto trimestre 2012 è stata dello 0,5%. L’agenzia aveva segnalato in un altro comunicato una flessione dello 0,1% della produzione industriale a gennaio su base destagionalizzata, sebbene rispetto allo stesso mese del 2013 la crescita sia stata pari al 2,1%. Le vendite al dettaglio di Eurolandia hanno invece registrato un’accelerazione dell’1,6% su base destagionalizzata e dell’1,3% in termini annui. Nel Regno Unito il quadro economico e le condizioni operative delle imprese continuano a migliorare. Eurostat ha confermato che l’inflazione dei prezzi al consumo dell’area Euro di febbraio è rimasta stabile allo 0,7% dopo l’incremento dello 0,8% segnato il mese precedente. L’indice Msci Europe ha ceduto lo 0,73% in euro.

L’economia giapponese continua a crescere nella maggior parte dei settori. A marzo l’indice Markit/Jmma dei direttori d’acquisto del settore manifatturiero ha perso leggermente terreno arretrando a 53,9 punti dai 55,5 di febbraio. Il settore manifatturiero ha nel complesso archiviato il tredicesimo aumento mensile consecutivo, tuttavia la produzione industriale di febbraio è rallentata del 2,3% rispetto al mese precedente contro le previsioni di un modesto incremento dello 0,3%. Il rapporto trimestrale Tankan della Banca del Giappone sulla fiducia delle imprese nazionali ha rilevato che il numero di ottimisti sulle prospettive correnti supera del 12% quello dei pessimisti, mentre a dicembre la percentuale corrispondente era dell’8%. Nel quarto trimestre 2013 il Pil reale nipponico è cresciuto del 2,6% su base annua, mentre l’inflazione dei prezzi al consumo dei dodici mesi a febbraio è stata pari all’1,5%. L’Msci Japan ha accusato un ribasso dello 0,37% in yen e dell’1,08% in euro.

Attività di portafoglio
Nel corso di aprile abbiamo incrementato l’esposizione al debito dei mercati emergenti, una mossa finanziata riducendo le posizioni in obbligazioni ad alto rendimento il cui potenziale di rialzo è a nostro avviso limitato giacché sia i rendimenti che gli spread sono prossimi ai minimi storici. I mercati obbligazionari emergenti presentano valutazioni interessanti e rendimenti più elevati. Abbiamo inoltre costituito una posizione in oro investendo in Etc sull’oro fisico. Le performance dell'oro si mostrano particolarmente interessanti in periodi di crisi data la sua correlazione storicamente molto bassa con classi di attivo più tradizionali quali azioni e obbligazioni e consente quindi di diversificare il rischio del portafoglio. Abbiamo inoltre aggiunto una posizione dell’1,5% in Tips statunitensi e una di pari entità in obbligazioni in euro indicizzate all’inflazione, finanziate mediante la riduzione dell’esposizione ai titoli di Stato di alta qualità. Sebbene le pressioni inflazionistiche siano attualmente ridotte, riteniamo che le aspettative degli investitori al riguardo stiano aumentando e che le politiche delle banche centrali potrebbero determinarne la ripresa sia nell’area euro che negli Stati Uniti.

Strategie e prospettive
Malgrado il riaggravarsi delle tensioni geopolitiche tra Ucraina e Russia, riteniamo che l’attuale contesto economico favorevole e gli utili societari continuino a giustificare la sovraponderazione di attivi di rischio come le azioni. La stagione degli utili di primo trimestre delle imprese statunitensi sta rivelandosi più vigorosa del previsto; ci attendiamo inoltre ulteriori progressi nel corso del 2014 grazie all’accelerazione della crescita globale. Le prospettive di crescita cinesi restano uno dei fattori chiave della performance dei listini azionari sviluppati ed emergenti. Reputiamo probabile una stabilizzazione verso la seconda metà dell’anno considerati gli sforzi del governo di raggiungere un equilibrio tra crescita e riforme mediante l’implementazione di misure di stimolo selezionate. Gran parte del sentiment negativo nei confronti dei mercati emergenti è già scontato nelle quotazioni e gli afflussi netti nelle azioni emergenti sono tornati positivi.



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