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Le performance del vino superano le Borse mondiali
7 Aprile 2014 12:30
Una tavola ben imbandita ed un buon bicchiere di vino costituiscono da sempre una fonte naturale di allegria e di voglia di vivere. Ma il nettare degli dei, come viene definito il vino, può essere anche un ottimo investimento. Non soltanto per i collezionisti di bottiglie ricercate e introvabili, ma anche per gli investitori che impiegano i loro risparmi sulle aziende del settore.
Per cercare di misurare le performance delle aziende vinicole quotate in Borsa, Mediobanca dal primo gennaio 2001 ha messo a punto un indice azionario del settore vinicolo elaborato in base a un paniere ricavato dall’esame dell’universo delle società quotate, le quali sono state oggetto di una successiva selezione in base a parametri quali: sufficiente specializzazione delle società nell’attività vinicola, valutata in termini di fatturato (sono stati quindi esclusi i produttori anche significativi in termini assoluti ma la cui attività risulta maggiormente assorbita da altre produzioni: ad esempio distillati, birra, etc.); attività concentrata su almeno uno dei segmenti della filiera produttiva vinicola (raccolta, vinificazione, commercializzazione), impegno gestionale diretto nel ciclo produttivo (facendo oggetto di una separata elaborazione le società finanziarie o i fondi chiusi con interessi significativamente concentrati nel settore vinicolo), quotazione dei titoli su mercati regolamentati (depennando quindi emittenti con titoli trattati su mercati OTC), presenza di una serie storica di quotazioni sufficientemente estesa (almeno sei mesi).
I risultati di questo indice di settore si sono dimostrati più dinamici della media di mercato. Negli ultimi 12 mesi, l’indice Mediobanca settore vinicolo mondiale si è apprezzato del 21,0% contro il +7,8% dell’indice delle Borse mondiali MSCI World convertito in euro: dal primo gennaio 2001 a oggi, invece, l’apprezzamento dell’indice Mediobanca Wine ha registrato un guadagno del 235,7% (pari al 9,6% annuo composto) contro una perdita dell’8,4% dell’MSCI World Index in euro.
Per cercare di misurare le performance delle aziende vinicole quotate in Borsa, Mediobanca dal primo gennaio 2001 ha messo a punto un indice azionario del settore vinicolo elaborato in base a un paniere ricavato dall’esame dell’universo delle società quotate, le quali sono state oggetto di una successiva selezione in base a parametri quali: sufficiente specializzazione delle società nell’attività vinicola, valutata in termini di fatturato (sono stati quindi esclusi i produttori anche significativi in termini assoluti ma la cui attività risulta maggiormente assorbita da altre produzioni: ad esempio distillati, birra, etc.); attività concentrata su almeno uno dei segmenti della filiera produttiva vinicola (raccolta, vinificazione, commercializzazione), impegno gestionale diretto nel ciclo produttivo (facendo oggetto di una separata elaborazione le società finanziarie o i fondi chiusi con interessi significativamente concentrati nel settore vinicolo), quotazione dei titoli su mercati regolamentati (depennando quindi emittenti con titoli trattati su mercati OTC), presenza di una serie storica di quotazioni sufficientemente estesa (almeno sei mesi).
I risultati di questo indice di settore si sono dimostrati più dinamici della media di mercato. Negli ultimi 12 mesi, l’indice Mediobanca settore vinicolo mondiale si è apprezzato del 21,0% contro il +7,8% dell’indice delle Borse mondiali MSCI World convertito in euro: dal primo gennaio 2001 a oggi, invece, l’apprezzamento dell’indice Mediobanca Wine ha registrato un guadagno del 235,7% (pari al 9,6% annuo composto) contro una perdita dell’8,4% dell’MSCI World Index in euro.
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