Scatto di oro e argento mentre il rame può ripartire

Le quotazioni dell'oro stamani hanno trovato un ulteriore supporto in virtù delle tensioni in Ucraina registrando il loro terzo giorno consecutivo di guadagni mentre il rame ha preso una pausa dal sell-off che lo ha colpito da inizio anno cercando di trovare un punto di equilibrio da cui ripartire. L’oro per consegna aprile è salito di 11,70 dollari a 1,358,40 l'oncia (+0,9%) mentre il contratto sull’argento (consegna maggio) è salito di 36 centesimi (+1,7%), portandosi a 21,17 dollari. Solo ieri, l'oro aveva registrato il suo secondo allungo nei prezzi sulla scia delle preoccupazioni sulla situazione di stallo tra Russia e Ucraina e per i timori di un rallentamento in Cina: un contesto che aveva attirato i compratori per la sicurezza che il metallo giallo esercita.

"Gli investitori stanno meticolosamente osservando per quanto tempo l'oro riuscirà a sostenere il suo rally prima che possano allentarsi le tensioni in Ucraina" ha dichiarato Simple Sahni specialista di settore di Heraeus Metals che ha poi aggiunto: "Finché il nervosismo, l’incertezza e la paura persistono per la situazione in atto, l'oro dovrebbe continuare a proseguire la sua corsa".

Le quotazioni del metallo giallo accusano ancora un ritardo del 14,7% rispetto a un anno fa ma sono riuscite a risalire del 12,8% da inizio anno. Tutto l’opposto del rame che, invece, dal primo gennaio di quest’anno è arretrato di quasi il 10 per cento, dopo la caduta odierna del 2,8%: secondo gli esperti di Barclays, però, la sua attuale quotazione (295 USD/libbra) potrebbe aver raggiunto il suo punto di minimo, o esserci molto vicino, dal quale poter ripartire.