Contatti

famiglie italiane

I giovani e la crisi

4 Febbraio 2014 14:25
financialounge -  famiglie italiane Generazione Y giovani millennials risparmi settore sanitario
I Millenials sono la generazione, a livello finanziario, più conservatrice dai tempi della grande depressione. Partiamo intanto dal nome: Millenials, o “Generazione Y”. Con questo termine si indicano tutte quelle persone nate tra gli anni ottanta e i primi anni duemila nel mondo occidentale. Sono i giovani adulti di oggi che hanno una perfetta familiarità con le nuove tecnologie, che hanno visto l’evoluzione del digitale irrompere nella società, che hanno per primi perimentato i nuovi processi di comunicazione: inizialmente erano gli SMS, poi è arrivato internet, e di conseguenza le chat, i social network, gli smartphone e così via.

I Millenials sono quella generazione che con Youtube ha abbattuto il concetto di televisione, che ha cambiato le regole del mercato musicale con i primi MP3 e lettori portatili. Insomma, una generazione cresciuta a futuro e innovazione, che dovrebbe avere il senso dell’innovazione e del rischio scorrere nelle proprie vene. Ma a quanto pare le cose non stanno proprio così.

Forse quel senso frivolo e disruptive, tipico degli anni ottanta, si è affievolito e trasformato in speranza negli anni novanta, per poi diventare paura e timore intorno al duemila. E ora la generazione Y è quella finanziariamente più conservatrice dai tempi della grande depressione e a dircelo è un rapporto ripreso da BusinessInsider.

I numeri di questa indagine ci raccontano di giovani, in una fascia d’età compresa tra i 21 ed i 36 anni, particolarmente avversi al rischio, soprattutto quando si tratta di investire, tanto che preferiscono tenere oltre la metà del loro patrimonio in denaro (52%) e meno di un terzo in azioni (28%). Ciò riflette una decisa diffidenza rispetto al mercato e agli investimenti, dettata da una paura per una situazione economica e sociale di forte precarietà. Quando è stato chiesto loro quali fossero i temi a preoccuparli maggiormente, il 39% ha dichiarato che il timore più grande fosse quello di non riuscire a mettere da parte abbastanza soldi per garantirsi una pensione in futuro.

Il secondo tema a preoccupare non riguardava direttamente loro, ma le persone a loro più vicine: Il 30% di loro si dichiara molto preoccupato della situazione economica dei propri familiari. E i timori continuano anche sul versante sanitario, con il 28% che teme di non potersi permettere un’assistenza sanitaria durante la vecchiaia.

Dall’indagine, quella che emerge è quindi una mentalità fortemente conservatrice, timorosa del futuro e molto preoccupata della propria situazione familiare. Questo modo di pensare porta la generazione Y a chiedere consigli su consulenze finanziarie più ad amici e familiari che da professionisti del settore: solo il 14% ha dichiarato di confrontarsi con dei consulenti finanziari su importanti decisioni. Mentre per quanto riguarda i non Millenials la percentuale cresce fino al 40%.

I primi hanno quindi la tendenza ad informarsi maggiormente su come fare per risparmiare denaro, piuttosto che su come fare per investirlo e farlo crescere: la parola più importante, come si vede dal “cloud” allegato nella gallery, non a caso è “save”. Fra le diverse chiavi di lettura sulla situazione e le scelte della generazione Y, quella che emerge è che i Millenials sono rimasti traumatizzati dagli effetti che la crisi ha avuto su di loro ed in particolare sulla loro idea di futuro: la paura di non trovare un lavoro, la precarietà sociale, i timori per quello che potrebbe accadere, tutti elementi che hanno modellato il modo di pensare di un’intera generazione, cambiandone radicalmente l’atteggiamento.

Si è passati dai giovani pieni di speranze, che pensavano di avere il mondo nel palmo di una mano, a dei giovani pieni di paure, conservatori più dei loro genitori stessi. In queste condizioni è difficile immaginare un futuro diverso e la soluzione più facile e meno rischiosa sembra proprio essere quella di tenersi stretti le poche cose che si hanno a disposizione, più che investire.
Share:
Trending