Contatti

Affari&Finanza

L'industria del Risparmio - 13 gennaio 2014

14 Gennaio 2014 17:00
financialounge -  Affari&Finanza debito debito pubblico Europa francia germania italia
Quando si fa riferimento al debito pubblico, uno dei parametri più utilizzati è il rapporto debito/PIL che misura il peso di tutti i debiti della pubblica amministrazione rispetto alla capacità di creare ricchezza. Questo, in termini tecnici, è definito anche come debito esplicito per differenziarlo da quello implicito, cioè l’insieme degli impegni che uno stato ha assunto negli anni a venire in particolar modo per le pensioni future e per la spesa sanitaria.

Il Centro Studi dell’Università di Friburgo ha elaborato un modello di analisi che ha permesso di calcolare a quanto ammontino i due debiti aggregati (quello esplicito e quello implicito) dei paesi europei piazzando l’Italia al secondo posto, tra i virtuosi, dietro alla Lettonia, ma davanti a Germania, Austria, Francia, Olanda, Regno Unito, Belgio e Spagna.

Nella relazione tecnica, gli esperti dell’Università sottolineano che, in passato, la crescita italiana non è stata spinta da bolle speculative immobiliari o dall’uso disinvolto della finanza virtuale, mentre adesso può vantare un avanzo primario di bilancio (cioè al netto degli interessi sul debito) di rilievo, ha una bassa inflazione, non beneficia di una svalutazione monetaria pur pagando, peraltro, interessi superiori alla media (per via dello spread).
Share:
Trending