derivati
Nuove regole UE sui derivati
18 Marzo 2013 09:00
È partito venerdi scorso, 15 marzo, il nuovo regolamento European Market Infrastructure Regulation (Emir) che rivoluziona le norme sui derivati negoziati sui mercati over–the–counter (Otc).
Un percorso che prevede altre quattro tappe intermedie (1 luglio 2013, 15 settembre 2013, 1 gennaio 2014 e marzo 2014) per poi completarsi definitivamente all’inizio del 2015 quando per gli intermediari e per le imprese scatteranno gli obblighi di garanzie collaterali (collateral) per i derivati cosiddetti non cleared. In ogni caso, si tratta di provvedimenti che aumenteranno la trasparenza e centralizzerà le controparti di un mercato che in Europa è arrivato a toccare i 225.000 miliardi di euro di valore nozionale.
Per capire quanto sia delicato il tema, basti pensare che in Svizzera il peso percentuale dei derivati delle banche sul pil nazionale è al 254,1%, nel Regno Unito al 106,2%, in Francia al 55,3%, in Germania al 38,4%, in Olanda al 22,4%, in Spagna al 15,3% e in Italia al 10,7%.
Un percorso che prevede altre quattro tappe intermedie (1 luglio 2013, 15 settembre 2013, 1 gennaio 2014 e marzo 2014) per poi completarsi definitivamente all’inizio del 2015 quando per gli intermediari e per le imprese scatteranno gli obblighi di garanzie collaterali (collateral) per i derivati cosiddetti non cleared. In ogni caso, si tratta di provvedimenti che aumenteranno la trasparenza e centralizzerà le controparti di un mercato che in Europa è arrivato a toccare i 225.000 miliardi di euro di valore nozionale.
Per capire quanto sia delicato il tema, basti pensare che in Svizzera il peso percentuale dei derivati delle banche sul pil nazionale è al 254,1%, nel Regno Unito al 106,2%, in Francia al 55,3%, in Germania al 38,4%, in Olanda al 22,4%, in Spagna al 15,3% e in Italia al 10,7%.
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