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Il mercato azionario cinese

15 Febbraio 2013 20:00
financialounge -  BRIC cina imprese indice mercati azionari Pioneer Investments Renminbi
Dopo aver confermato che l’investimento in azioni cinesi rappresenta un’opportunità per l’anno in corso, Pioneer Investments torna a parlare con FinanciaLounge del mercato azionario cinese partendo dalla struttura del mercato. Guardare al mercato azionario cinese vuol dire guardare a quattro categorie di titoli, le azioni H, le Red Chips e le azioni A e B.

1) Le azioni H sono rappresentative di società cinesi, quotate ad Hong Kong in dollari di Hong Kong, liberamente negoziabili da tutti senza restrizioni.

2) Le azioni dette Red Chips sono azioni di società incorporate in Hong Kong, ma la cui attività prevalente si svolge in Cina e in cui il governo cinese detiene una consistente partecipazione. Quotate anch’esse ad Hong Kong sono liberamente negoziabili da tutti.

3) Le azioni A sono azioni emesse da società cinesi, sono denominate in renminbi e quotate sulle borse locali di Shanghai e Shenzen. La loro contrattazione è riservata a investitori locali o investitori esteri qualificati in possesso di un’autorizzazione speciale detta QFII.

4) Le azioni B sono titoli di aziende cinesi, contrattati in dollari statunitensi a Shanghai e dollari di Hong Kong a Shenzen e negoziate sia da operatori stranieri che nazionali.

L’indice MSCI Cina è tra i più diffusi indici usati come benchmark per riflettere l’andamento del mercato azionario cinese. La sua composizione fa riferimento alle azioni liberamente accessibili agli investitori stranieri (H e Red Chips). In questo contesto, Pioneer Investments, segnala che le attuali valutazioni dell’equity cinese sia ragionevole e non eccessivo.

L’indice MSCI Cina tratta a 10 volte gli utili, valutazione interessante non solo rispetto alla sua storia, ma anche rispetto ad un confronto con gli altri paesi dei BRIC, come Brasile e India che attraversano al momento un periodo di maggiore fragilità sia dal punto di vista macro che microeconomico. Inoltre, gli utili si stanno stabilizzando. Al momento il consenso stima una crescita degli utili di mercato per il 2013 attorno al 10%, dopo un processo abbastanza deciso di revisioni al ribasso.

Così come il ciclo economico si sta stabilizzando e sembra essersi lasciato alle spalle il punto di minimo, anche le aspettative sugli utili aziendali sono in corso di consolidamento.
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