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Portafogli, meno yen e più obbligazioni high yield

15 Luglio 2016 09:33
financialounge -  High Yield investment grade mercati obbligazionari mercati valutari Pictet treasury
Sovrappeso sui Treasury USA e sul debito emergente in dollari, un aumento del posizionamento sui titoli high yield e un alleggerimento delle posizioni in yen giapponesi. Possono essere riassunte così le principali indicazioni di portafoglio obbligazionario formulate nel Barometer di luglio 2016 dagli esperti della Pictet Asset Management Strategy Unit (PSU), il gruppo di investimento responsabile delle linee guida di asset allocation in ambito azionario e obbligazionario, nonché in materia di valute e di commodity. La PSU ritiene che una reazione politica coordinata da parte delle principali banche centrali (Fed, Bce, BoJ e BoE) potrebbe innescare un forte rally del debito high yield.

“Al momento ci aspettiamo che l’atteggiamento accomodante della Fed generi un ulteriore appiattimento della curva dei rendimenti, poiché alimenta la richiesta di Titoli di Stato USA a lunga scadenza. Manteniamo pertanto il sovrappeso dei Treasury USA e allunghiamo la duration (scadenza media dei titoli) del portafoglio. Il debito sovrano di altri mercati sviluppati ci convince meno” fanno sapere gli esperti della PSU.

Una politica monetaria più accomodante sostiene il credito, in particolare le obbligazioni corporate high yield: in quest’ottica la PSU sta aumentando l’esposizione ai bond high yield USA e sta passando da una posizione neutrale a una di sovrappeso sul debito high yield europeo. Le obbligazioni investment grade (IG) europee invece presentano valutazioni elevate mentre il cambiamento di rotta della Fed dovrebbe essere positivo per il debito dei mercati emergenti. Si rinforza quindi l’attrattiva del premio di 400 punti base (4,0%) offerto dal debito emergente in dollari rispetto ai Treasury USA.

“Restiamo sovrappesati sui bond emergenti in dollari, ma per ora manteniamo la posizione neutrale sul debito emergente in valuta locale, poiché le divise dei Paesi in via di sviluppo potrebbero rivelarsi volatili nel nuovo contesto politico” dicono i professionisti della PSU che, passando alle valute, rivela ora un sottopeso (da peso neutrale) in portafoglio sullo yen giapponese, giudicato ora un po’ caro: la PSU resta neutrale sulle altre valute.

“La crescente prospettiva di un’instabilità politica post-Brexit giustifica la nostra decisione di mantenere il sovrappeso dell’oro, nonostante il rialzo registrato quest'anno” concludono gli esperti della PSU.
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