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Strategie alternative, ecco come coprirsi dall’inflazione

16 Giugno 2016 09:05
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Al momento non è considerata un pericolo imminente, al punto che le banche centrali dei principali paesi occidentali tentano in tutti i modi di alimentarla. Ma l’inflazione potrebbe riprendere vigore all’improvviso dispiegando implicazioni negative molto pericolose sui portafogli degli investitori che non ne fossero protetti.

A questo proposito è bene ricordare che molti investitori ritengono che l’esposizione azionaria sia la migliore copertura contro l'inflazione, ma le azioni si sono storicamente mosse con difficoltà nel periodo iniziale dell'aumento dei prezzi al consumo, a mano a mano che essi si diffondono nel sistema finanziario, e hanno registrato performance migliori durante la fase finale di un periodo inflazionistico, una volta compressi i rapporti prezzo-utile.

Al fine di dotarsi di una copertura più efficiente dall'inflazione, gli investitori possono pertanto prendere in considerazione l'adozione di strategie alternative che hanno storicamente dimostrato qualche forma di protezione contro gli effetti negativi dell'aumento dei prezzi al consumo.

Per esempio, le strategie basate sulle materie prime offrono esposizione a beni reali che possiedano qualità fisiche o tangibili come metalli preziosi, metalli industriali, energia o agricoltura. Le materie prime hanno storicamente registrato perfomance superiori alla media di mercato durante i periodi di maggiore volatilità azionaria, nelle fasi di incertezza geopolitica o economica e in contesti inflazionistici, in quanto in tali fasi possono essere considerate come una «riserva di valore».

In queste fasi, infatti, gli investitori tendono a vendere titoli finanziari considerati più rischiosi e meno solidi per acquistare titoli di stato dei paesi ritenuti più affidabili (Stati Uniti e Germania) e le materie prime (in particolare, ma non solo, i metalli preziosi come oro, argento e platino).

Un altro esempio di asset alternativo anti – inflazione sono gli immobili che permettono di diversificare un portafoglio, con correlazioni piuttosto basse con altre classi di asset primarie: le quotazioni immobiliari seguono infatti con ritardo l’andamento dei cicli economici (sia durante l’espansione che durante la recessione) e, quindi, la loro presenza in portafoglio tende a stabilizzarne il valore complessivo. Inoltre, sono state dimostrate basse correlazioni tra gli andamenti di mercati immobiliari dei diversi paesi, il che offre un ulteriore potenziale di diversificazione per un portafoglio immobiliare globale. Gli immobili possono poi rappresentare una fonte di guadagno interessante per gli investitori alla ricerca di reddito perché la performance a medio lungo termine è determinata sia dalla rivalutazione della proprietà immobiliare che dei flussi derivanti dai canoni che, peraltro, beneficiano degli adeguamenti periodici legati all'inflazione.

Un altro esempio ancora, sempre in tema di strategie alternative anti-inflazione, è quello delle infrastrutture. L'investimento in società che possiedono o gestiscono asset legati alle infrastrutture, come ponti, autostrade, risorse idriche, oleodotti o condotti e altro, può offrire diversificazione, nonché una fonte di reddito piuttosto stabile e quasi indipendente dal ciclo economico e dall’andamento dei mercati finanziari. Le infrastrutture fungono inoltre da naturale copertura contro l'inflazione in quanto i ricavi dai loro flussi reddituali sono adeguati al rialzo dei prezzi al consumo.

Il prossimo articolo sarà dedicato alle strategie alternative macro che perseguono rendimenti di tipo azionario con una volatilità inferiore.
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