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Portafogli 2018, il giusto mix di azioni e soluzioni alternative

Per il prossimo anno sarà necessario miscelare opportunamente azioni dei mercati emergenti, europee e giapponesi con strategie d’investimento alternative.

18 Dicembre 2017 09:38
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Il 2017 si sta chiudendo con performance positive per i possessori italiani di fondi. In base all’indice generale dei fondi comuni, infatti, da inizio anno al 13 dicembre scorso il guadagno è stato del +2,84%, risultato che sale a circa quattro punti percentuali (per la precisione +3,98%) se si considerano i fondi e i comparti di SICAV esteri che, rispetto ai fondi comuni di diritto italiano, vedono una presenza più numerosa di fondi ad indirizzo azionario rispetto a quelli obbligazionari.

Infatti, l’indice generale dei fondi azionari segna un rotondo +10,62% da inizio anno, contro il +3,27% dei flessibili, il +3,2% dei bilanciati e il +1,34% degli obbligazionari: addirittura in rosso (-0,62%) infine, l’indice dei fondi monetari euro (penalizzati dai tassi negativi applicati dalla BCE sui depositi interbancari che condizionano i tassi a breve termine della zona euro).

Precisato questo, secondo Larry Hatheway, capo economista di GAM, il 2018 dovrebbe segnare un punto di discontinuità rispetto al 2017 in funzione del fatto che gli utili saranno più contenuti, mentre la volatilità dei mercati tenderà a salire.

“Le valutazioni esagerate di azioni ed obbligazioni sui principali mercati e, in secondo luogo, l’avvicinarsi della fine dello slancio economico statunitense peseranno nonostante rimangano prospettive migliori per l’Europa e per i mercati emergenti”, spiega Larry Hatheway, che intravede nuove sfide dettate dal cambiamento del contesto macroeconomico a cominciare da una stretta del credito in Cina e da una correzione delle politiche in Occidente.

“Alla luce di queste premesse, i mercati difficilmente beneficeranno nei prossimi dodici mesi delle condizioni favorevoli che hanno contraddistinto il 2017. La politica monetaria occidentale sarà caratterizzata da una ulteriore normalizzazione, tramite una serie di tagli alle tasse negli Stati Uniti e una riduzione degli acquisti da parte della BCE. La speranza è che questi siano contenuti e non distruttivi. Se l’inflazione accelererà, tuttavia, la stretta monetaria farà altrettanto”, puntualizza Larry Hatheway, che indica senza esitazione il tema principale per il 2018: la diversificazione.

“Tradotto in pratica, significherà assumersi alcuni rischi sull’azionario, ove vi sia potenziale per generare utili (mercati emergenti, Europa occidentale e parte dell’azionario giapponese), creando in parallelo a queste esposizioni azionarie soluzioni alternative che non dipendano dai movimenti dei mercati azionari e obbligazionari per generare utili. Si tratta principalmente di strategie relative value e posizionamenti carry (cioè capaci di catturare extra rendimento, ndr) in alcune aree specializzate dell’obbligazionario societario”, specifica Larry Hatheway.
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