Contatti

idee di investimento

Idee di investimento – Azioni – 25 luglio 2016

25 Luglio 2016 08:59
financialounge -  idee di investimento mercati azionari
“Una potenziale sorpresa potrebbe essere data dall’incremento delle attività rischiose, a seguito del riposizionamento dei portafogli degli investitori dalla liquidità a basso rendimento verso investimenti a rendimenti più alti” dichiara, nell’articolo "L’ingente liquidità nei portafogli potrebbe confluire negli asset rischiosi”, Richard Turnill, BlackRock Global Chief Investment Strategist. Il riferimento dello strategist è alla percentuale di liquidità (5,1%) nei portafoglio degli investitori internazionali che si attesta al livello più alto dal 2001.

In ogni caso, come ha modo di sottolineare nell’articolo “Strategie di portafoglio, non perdere di vista i fondamentali” Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR, è sempre buona norma ancorare le aspettative su indici e titoli alle attese sugli utili, non perdere di vista i fondamentali. “Su questo convincimento fonda la nostra posizione di prudenza: peso neutrale delle azioni con preferenza ai settori difensivi, selezione intelligente di obbligazioni, ad esempio emissioni emergenti o il debito mezzanino e junior di emittenti a elevato rating, investimenti liquid alternative, strategie non direzionali” sono i suggerimenti di Carlo Benetti per le scelte di portafoglio.

Intanto, gli esperti della Pictet Asset Management Strategy Unit (PSU), il gruppo di investimento responsabile delle linee guida di asset allocation in ambito azionario e obbligazionario, nonché in materia di valute e di commodity, nell’articolo “Telecom, uno dei settori di Borsa ora più convenienti”, confermano la preferenza per i titoli europei e giapponesi poiché l’instabilità causata dal referendum britannico ha portato le valutazioni a livelli in contrasto con i fondamentali. Entrambi i mercati dovrebbero beneficiare degli stimoli monetari e fiscali da parte delle rispettive autorità: la PSU è inoltre passata a una posizione di sovrappeso sui titoli britannici “A livello settoriale continuiamo a preferire le aree più esposte alla ripresa economica. Le società attive nell’ambito dei beni voluttuari dovrebbero essere favorite da una spesa più robusta, soprattutto negli Stati Uniti. In base alle valutazioni le telecomunicazioni sembrano essere il settore più allettante, e all’interno del settore stesso i titoli giapponesi appaiono particolarmente convenienti” fanno sapere i professionisti della PSU che reputano non onerosi pure i titoli finanziari: tuttavia, la decisione della Fed di rinviare il rialzo dei tassi (che terrà a freno i margini di profitto delle banche USA) e i problemi del settore bancario italiano hanno impedito alla PSU di aumentare l’esposizione. “Detto ciò, un pacchetto di misure per salvare le banche italiane in crisi ci indurrebbe a reinvestire nel settore” concludono gli esperti della PSU.

L’ulteriore allungo verso l’area ‘zero’ e ‘sottozero’ dei tassi di interesse della zona euro rende i titoli azionari asiatici particolarmente interessanti. Infatti con un dividend yield del 2,7%, il divario di rendimento delle azioni asiatiche rispetto, per esempio, ai governativi USA, è adesso di circa 130 punti base (1,30%) superiore. Ma, come argomentato nell’articolo “Azionario Asia, per chi è alla ricerca di reddito”, ciò che rende l’azionario Asia una buona soluzione per chi è alla ricerca di reddito a medio lungo termine è che, in parallelo ai buoni rendimenti offerti, le società asiatiche possono vantare, bassi rapporti di pay-out, bilanci solidi e una migliore visione prospettica dei flussi di cassa.

Per BlackRock, invece, ci vorrebbe o una ripresa della crescita degli utili, oppure una nuova spinta politica verso l’espansione fiscale e le riforme strutturali. Come fa notare nell’articolo “Mercati azionari, focus sugli utili e sugli emergenti” Richard Turnill, BlackRock Global Chief Investment Strategist, una ripresa degli utili porterebbe a delle aspettative più ottimiste sulle Borse. BlackRock è prudente sull’azionario, in particolare quello europeo, a causa dell’avversione al rischio, dell’aumento delle valutazioni e della scarsa crescita degli utili. Gli utili USA sono stabili da un anno ormai, quelli giapponesi sono in calo, mentre quelli dei mercati emergenti mostrano solo timidi segnali di ripresa. L’incertezza sull’evoluzione dei rapporti tra Gran Bretagna e UE potrebbe ulteriormente comprimere gli utili europei. Richard Turnill nell’attuale contesto di tassi bassi preferisce le azioni di qualità e i dividend growers (azioni di società che puntano alla crescita costante dei dividendi, mentre nota un ritorno d’interesse nei confronti degli attivi dei mercati emergenti, grazie alle riforme strutturali in alcuni paesi e alla forte domanda degli investitori che fuggono dai tassi negativi.

A proposito di paesi in via di sviluppo, la necessità di riclassificare i diversi mercati emergenti è sempre più sentita: una nuova metodologia di Amundi si basa su quattro fattori discriminanti. In particolare, come spiegato nell’articolo “Mercati emergenti, un nuovo approccio per riclassificarli”, ha sviluppato un nuovo approccio tramite il quale cercare di superare questi problemi mettendo i paesi emergenti in gruppi che si concentrano sui fattori economici chiave e le caratteristiche dei singoli paesi incrociando quattro fattori discriminanti: punteggio, diagrammi, analisi dei componenti distintivi, analisi statistiche.
Share:
Trending