Legge di Bilancio
Oro, nuovo stop della Bce. Giorgetti: “Chiariremo”
Le nuove “modifiche apportate” in una nuova formulazione non bastano alla Bce: “Non è ancora chiaro quale sia la concreta finalità della proposta”. Il Mef rassicura: “Forniremo tutti i chiarimenti necessari”
di Fabrizio Arnhold 9 Dicembre 2025 09:58
Per la Bce l’emendamento alla manovra sull’oro non basta. La Banca centrale europea, infatti, precisa che “le modifiche apportate” in una nuova formulazione dal Mef, non sono sufficienti. “Non è ancora chiaro alla Bce quale sia la concreta finalità della proposta di disposizione rivista”, precisa la presidente della Bce, Christine Lagarde.
In mattinata è attesa la replica del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “Chiariremo e tutto si risolverà”, ha detto ieri il ministro, commentando il testo della Bce. La frizione tra governo e Bce resta dopo l’ultima formulazione dell’emendamento sull’oro in manovra. Nello specifico, le riserve auree, gestite e detenute dalla Banca d’Italia, nell’ultima formulazione “appartengono al popolo italiano”.
Alla Bce non è chiara la volontà di specificare l’appartenenza dell’oro. Lagarde, per questo, ribadisce che la detenzione e la gestione delle riserve auree fanno parte delle competenze del sistema europeo delle banche centrali, di cui Bankitalia fa parte. Per la Bce non esiste, quindi, un concetto di proprietà, ma solo di detenzione e gestione esclusiva, che spetta alle banche centrali.
L’Italia una una riserva di oro che è tra la più consistenti a livello mondiale. La Banca d’Italia la gestisce, in linea con le norme Ue, che vietano l’utilizzo dell’oro per finanziare la spesa pubblica. Il governo, con un emendamento alla legge di Bilancio 2026, aveva inizialmente precisato che l’oro di Bankitalia apparteneva allo Stato, per poi rivedere la posizione, sottolineando che appartiene al popolo italiano.
GIORGETTI: “CHIARIREMO”
In mattinata è attesa la replica del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “Chiariremo e tutto si risolverà”, ha detto ieri il ministro, commentando il testo della Bce. La frizione tra governo e Bce resta dopo l’ultima formulazione dell’emendamento sull’oro in manovra. Nello specifico, le riserve auree, gestite e detenute dalla Banca d’Italia, nell’ultima formulazione “appartengono al popolo italiano”.
APPARTENENZA NON CHIARA
Alla Bce non è chiara la volontà di specificare l’appartenenza dell’oro. Lagarde, per questo, ribadisce che la detenzione e la gestione delle riserve auree fanno parte delle competenze del sistema europeo delle banche centrali, di cui Bankitalia fa parte. Per la Bce non esiste, quindi, un concetto di proprietà, ma solo di detenzione e gestione esclusiva, che spetta alle banche centrali.
LE RISERVE AUREE ITALIANE
L’Italia una una riserva di oro che è tra la più consistenti a livello mondiale. La Banca d’Italia la gestisce, in linea con le norme Ue, che vietano l’utilizzo dell’oro per finanziare la spesa pubblica. Il governo, con un emendamento alla legge di Bilancio 2026, aveva inizialmente precisato che l’oro di Bankitalia apparteneva allo Stato, per poi rivedere la posizione, sottolineando che appartiene al popolo italiano.
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