Calcio e finanza

Il Paris Saint Germain è il primo club di calcio a confermare di aver investito in Bitcoin

La squadra che ha vinto la Champions League contro l'Inter ha anche un Fan Token che dopo la vittoria ha fatto registrare un incremento del 18%

di Davide Lentini 4 Giugno 2025 11:58

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Non solo il trionfo in Champion League con la rotonda vittoria per 5 a zero sull'Inter. Il Paris Saint Germain ha catturato l’attenzione anche degli investitori in criptovalute per aver confermato una scelta finanziaria audace: l’inserimento di Bitcoin tra le voci del proprio bilancio. Una decisione pionieristica nel panorama calcistico europeo quella del PSG, che unisce sport, finanza e tecnologia.

BITCOIN, LA STRATEGIA DEL PSG


Il club parigino, di proprietà del QSI Qatar Sports Investments, un fondo d'investimento del Qatar, ha infatti convertito parte delle sue riserve in Bitcoin, segnando un netto cambio di paradigma nella gestione patrimoniale di una società sportiva. Secondo diverse fonti avrebbe acquistato 120 monete, per circa 12,5 milioni di dollari. L’operazione si inserisce in una strategia più ampia di diversificazione e modernizzazione dell’approccio finanziario del club.

LA CONFERMA DEI VERTICI DEL PSG


La conferma è arrivata dal palco della Bitcoin Conference di Las Vegas da Pär Helgosson, capo della divisione tecnologica e di venture capital del club. Lo stesso presidente del PSG, Nasser Al-Khelaïfi, ha dichiarato che l'investimento in Bitcoin è “una scelta di lungo periodo”, destinata a posizionare il club come apripista nella gestione digitale delle risorse.

INTERCETTARE LA FANBASE DEL CLUB


La scelta è stata fatta non per coprire buchi di bilancio o per speculare, bensì per avvicinarsi alle abitudini della parte più ampia della fanbase del club, composta all'80% da under 34. "Si tratta di una generazione digitale che non riconosce il dollaro come unico riferimento economico" spiegano i vertici del Paris Saint Germain.

VOLA ANCHE IL FAN TOKEN DEL PSG


Non a caso l'investimento in crypto non è l'unica mossa della società in questa direzione. Da tempo il PSG ha emesso anche un Fan Token che nelle ore successive alla vittoria contro l’Inter nella finale di Champions League ha registrato un aumento del 18%. Il token, utilizzato dai tifosi per partecipare a sondaggi e promozioni esclusive, ha confermato la sua natura speculativa, ma anche il suo potenziale di engagement. Una dinamica che dimostra come le criptovalute nei contesti sportivi abbiano anche una dimensione emozionale, direttamente influenzata dai risultati sul campo.

ALTRI CLUB CHE USANO CRIPTOVALUTE


Il PSG non è l’unico ad aver abbracciato i Bitcoin e più in generale il mondo delle crypto, sebbene sia il primo club professionistico ad aver ufficializzato l'investimento. L'anno scorso il Real Bedford FC, squadra semiprofessionistica inglese, ha investito oltre 4,5 milioni di dollari in Bitcoin, grazie alla visione del presidente Peter McCormack, noto attivista del mondo crypto. L'AZ Alkmaar, invece, è stato il primo club olandese a pagare parte degli stipendi dei giocatori in Bitcoin, in collaborazione con Bitcoin Meester. In Italia il Rimini FC nel 2018 ha venduto il 25% delle quote a una società con pagamento in Quantocoin, mentre club come il Vesta Calcio e l'Alessandria hanno intrapreso iniziative nel mondo blockchain, accettando pagamenti in crypto per merchandising e biglietti.

CRYPTO, SCENARIO IN EVOLUZIONE


L’ingresso del PSG tra gli “holder” istituzionali di Bitcoin rappresenta un segnale forte per il settore. Sempre più club vedono nella blockchain un mezzo per aumentare la trasparenza, rafforzare la fidelizzazione dei tifosi e ottimizzare la gestione delle risorse. In un contesto in cui anche le valute digitali stanno prendendo sempre più campo, il calcio - da sempre laboratorio sociale ed economico - potrebbe rivelarsi ancora una volta terreno fertile per l’innovazione.

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