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UBS AM: azionario attraente con focus su Usa e Cina, spazi limitati sulle obbligazioni

Nell’ultima tappa del roadshow 2024, gli esperti di UBS AM hanno analizzato i fattori che i consulenti finanziari dovrebbero tenere in considerazione per orientare le scelte di investimento nei prossimi mesi

di Virgilio Chelli 15 Febbraio 2024 19:00
financialounge -  mercati UBS AM

Incertezza economica, instabilità politica e profonda trasformazione tecnologica sono i tre fattori che i consulenti finanziari dovrebbero considerare per orientare le scelte di investimento nel 2024. Lo ha evidenziato UBS Asset Management nel roadshow che si è chiuso a Milano e ha toccato cinque città, coinvolgendo più di 500 professionisti. Yuri Blanga, Head of Advisory Business di UBS AM, ha formulato previsioni di rallentamento dell’economia USA, espansione anemica in Europa e crescita di minor entità ma maggior qualità in Cina, che sembra tornata a una nuova normalità.


CONFLITTI, TENSIONI GEOPOLITICHE E RELAZIONI USA-CINA


Ma il conflitto russo-ucraino e le crescenti tensioni sul Mar Rosso potrebbero però causare problemi alle catene di approvvigionamento e far tornare l’inflazione, mentre a livello politico, con più del 50% della popolazione mondiale al voto quest’anno, l’attenzione sarà rivolta alle elezioni americane e al peso che avranno sulle relazioni con la Cina, soprattutto nell’innovazione tecnologica, dove i due Paesi sono più avanzati e continuano ad avere un peso strategico nei portafogli, ha sottolineato Blanga.


MERCATO AZIONARIO ATTRAENTE


In questo contesto, UBS AM è più costruttiva sui mercati azionari per il 2024, ritenendo le valutazioni particolarmente interessanti, con particolare riferimento a USA, Cina e ai titoli growth. Rispetto all’Eurozona dove la crescita è stata quasi nulla, USA e Cina sono le aree dove UBS AM prevede una crescita più solida. Le valutazioni delle azioni USA escluse le “magnifiche 7” sono in linea con la media storica mentre in Cina è attesa una buona performance dei mercati, con l’economia tornata a crescere sopra il trend, mentre il rapporto prezzo/utili è ai minimi storici e potrebbe presto registrare un rimbalzo.


IL TEMA TASSI LIMITA GLI SPAZI SULL’OBBLIGAZIONARIO


Teresa Gioffreda, Investment Strategist di UBS AM, ha aggiunto che la crescita dell’Eurozona potrebbe beneficiare della riduzione dei tassi, mentre, come nell’area degli Emergenti, le valutazioni attraenti e gli utili aziendali in miglioramento nel settore tecnologico e del lusso favoriscono le azioni. Sull’obbligazionario, invece, gli spazi di manovra sono più limitati, e la vera domanda è quando e quanto le banche centrali inizieranno a tagliare i tassi. Gioffreda si aspetta che i primi tagli possano arrivare alla fine del secondo trimestre e in misura minore rispetto a quanto previsto dal mercato. I rendimenti maggiori sono ora sulla parte Investment Grade e High Yield, ma è importante diversificare, e i titoli di Stato rappresentano soluzioni per coprirsi in caso di crescita inferiore alle attese.


IMPORTANZA DEL FATTORE GEOPOLITICO


Le scelte di portafoglio non possono comunque prescindere dalle tensioni geopolitiche e dal loro impatto possibile su inflazione e equilibri tra le varie potenze, USA e Cina in primis, che nel lungo periodo sono destinati a cambiare e già si possono vedere i segnali. Gli USA sono uno dei più grandi esportatori di idrocarburi, e la Cina è uno dei principali fornitori di componenti di elettronica, di cui l’America ha bisogno per restare competitiva nell’innovazione tecnologica. Ma il debito pubblico e privato e la deindustrializzazione rendono gli USA sempre più dipendenti da una Cina sempre più presente sui mercati emergenti ancillari del Sud Est asiatico, ha osservato l’esperto di geopolitica Fabrizio Maronta.


IL MONDO DELLE CINQUE “D”


Alla luce di questi scenari, nel lungo periodo si impongono scelte di investimento che UBS AM identifica come disruptive, da fare però sempre nel rispetto dell’equilibrio e della qualità. Le forze inflattive, associate alle “5 D” di Deglobalizzazione, Demografia, Decarbonizzazione, Digitalizzazione e Debito creano infatti opportunità nella sanità, nella transizione energetica nel tecnologico e nell’Intelligenza Artificiale, con particolare riferimento alle aziende a minor capitalizzazione.
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