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Abitudini di consumo

La Financière de L’Échiquier: in Usa crescono gli acquisti a rate e il “debito fantasma”

L’abitudine di consumo definita come buy now and pay later comporta un maggior indebitamento delle famiglie e la difficoltà a misurare il volume reale dei debiti. La conseguenza è che le persone risultino più indebitate di quanto non appaia dai rilevamenti tradizionali

di Annalisa Lospinuso 17 Gennaio 2024 11:28
financialounge -  agenzie di credito debito economia Enguerrand Artaz La Financière de l'Echiquier rate

C’è un aspetto che è ancora poco sottovalutato nel quadro economico degli Stati Uniti. Si sta molto diffondendo l’abitudine di “buy now and pay later”: il pagamento di un acquisto viene spalmato su alcune rate mensili, di solito senza spese o interessi. Sebbene questo sistema non sia nuovo, il suo utilizzo è cresciuto molto negli ultimi anni e la tendenza è addirittura accelerata nel 2023. Come fa notare Enguerrand Artaz, fund manager di La Financière de L’Échiquier, a fronte di molti vantaggi per il consumatore (aumento del valore del carrello medio, migliore qualità/sostenibilità dei prodotti acquistati, etc.) ci sono anche diversi rischi.

CRESCE IL DEBITO FANTASMA


Bisogna, infatti, considerare che, a differenza delle carte di credito, questo tipo di finanziamento non è né centralizzato né regolamentato, comporta chiaramente un maggior rischio di sovraindebitamento o di acquisti d’impulso senza tenere conto dei mezzi di cui si dispone realmente. Inoltre, queste spese non sono segnalate alle principali agenzie di credito ed è quindi difficile misurarne il volume reale, il che può portare a una forma di “debito fantasma”. La conseguenza è che le famiglie risultino più indebitate di quanto non appaia dai rilevamenti tradizionali.

QUADRO ECONOMICO FALSATO


“In questa fase, il fenomeno non sembra costituire un vero e proprio rischio sistemico. Evidenzia, però, la natura ingannevole del recente buono stato di salute dell’economia statunitense – dice Artaz – sostenuta dai consumi privati, alimentati da un utilizzo eccessivo di risparmi e da un maggior ricorso al credito, probabilmente più importante di quanto suggeriscano i dati ufficiali visto il forte aumento del buy now, pay later. Questo equilibrio precario può reggere a condizione che il mercato del lavoro statunitense non vada incontro a un forte deterioramento, bensì grazie alla risalita dei redditi reali in un contesto di inflazione in diminuzione. D'altro canto, se l’occupazione subisse un rallentamento vero e proprio, il consumo a credito subirebbe a sua volta molto probabilmente una brusca battuta d’arresto. In tal caso, il divario tra pil e reddito nazionale lordo si restringerebbe verso il basso e si materializzerebbe probabilmente una recessione”.

DIVERGENZA MACROECONOMICA


Nel contesto attuale, la divergenza macroeconomica più eclatante si riscontra probabilmente tra la crescita del pil degli Stati Uniti, attestata a +2,9% su base annua nel terzo trimestre del 2023, e il reddito nazionale lordo), in contrazione del -0,1% su base annua. Questi due aggregati, che si muovono di solito in modo pressoché identico, dovrebbero infatti misurare la stessa cosa - la crescita economica - attraverso due lenti diverse. Una divergenza rara che ci spinge a pensare che la crescita sia alimentata, attraverso i consumi, da una maggiore dipendenza dal credito e da una propensione ad attingere ampiamente ai risparmi disponibili.
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