L'apertura dei mercati

Borse in rosso tra Davos su geopolitica e Trump che vince in Iowa

Partenza in negativo per i listini europei mentre Donald Trump ottiene una netta affermazione nelle primarie repubblicane in Iowa. A Davos oggi in programma gli interventi di Von der Leyen e Zelensky

di Antonio Cardarelli 16 Gennaio 2024 09:08
financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari

Avvio in rosso per le Borse europee nella seconda seduta della settimana. L’indice Ftse Mib di Piazza Affari cede lo 0,8%, in linea con Francoforte, Londra e Parigi. A Milano Mediobanca poco sopra la parità dopo la promozione degli analisti.

TRUMP VINCE LE PRIMARIE IN IOWA


Negli Stati Uniti, con Wall Street pronta a riaprire oggi dopo la chiusura per festività, arriva l’attesa vittoria di Donald Trump nelle primarie repubblicane in Iowa. L’ex presidente ha ottenuto il 50,9% delle preferenze, staccando nettamente sia Ron DeSantis (21%) che Nikki Haley (19%). “Vogliamo unirci, che siate repubblicani, democratici, liberali o conservatori, sarebbe così bello se potessimo unirci e raddrizzare il mondo, risolvere i problemi e trovare soluzione a tutta la morte e la distruzione a cui stiamo assistendo”, ha detto Trump nel discorso di ringraziamento dopo la vittoria in Iowa.

DAVOS, OGGI ZELENSKY E VON DER LEYEN


In Europa occhi puntati sul World Economic Forum di Davos, cominciato ieri in Svizzera. Oggi sono in programma i discorsi di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, e di Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, mentre domani è previsto l’intervento della presidente della Bce Christine Lagarde. Proprio a margine del Forum di Davos Robert Holzmann, presidente della banca centrale austriaca e membro del consiglio della Bce, ha parlato della possibilità di un rinvio dei tagli dei tassi al prossimo anno: “Non riesco a immaginare che parleremo ancora di tagli, tutto ciò che abbiamo visto nelle ultime settimane punta nella direzione opposta, quindi potrei addirittura non prevedere alcun taglio quest'anno”. Il riferimento di Holzmann è a quanto sta accadendo nel Mar Rosso, dove la rotta commerciale di Suez è ancora insicura. Inoltre, in mattinata l’inflazione tedesca di dicembre ha confermato un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente (+3,8% su base annua).

FRENA TOKYO, CINA IN DIFFICOLTÀ


Dopo aver messo a segno un rialzo del 6% da inizio anno, arriva la prima frenata per la Borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha chiuso in calo dello 0,79% a 35.619 punti, una flessione comunque limitata dalla debolezza dello yen nei confronti del dollaro. In difficoltà la Borsa di Hong Kong, che cede oltre due punti percentuali dopo la decisione della banca centrale cinese di mantenere invariati i tassi di interesse. Kristalina Georgieva, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, ha detto a Davos che la Cina ha bisogno di riforme strutturali per evitare un calo significativo della crescita. Questa settimana è prevista la pubblicazione dei dati sul Pil cinese.

VALUTE E PETROLIO


Sul valutario è stabile il cambio tra euro e dollaro a 1,091. Risale il prezzo del gas naturale scambiato ad Amsterdam a 30,055 euro al megawattora (+0,44%), quando ieri è sceso sotto la soglia dei 30 euro al megawattora, ai minimi da inizio agosto 2023. In lieve rialzo il petrolio con il Brent marzo scambiato a 78,27 dollari al barile (+0,15%) e il Wti febbraio a 72,55 dollari (+0,14%).
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