L'apertura dei mercati

Borse europee contrastate in attesa del discorso di Lagarde

Partenza nel segno della cautela per i listini europei in attesa dell’intervento della presidente della Bce Christine Lagarde. In Germania il Pil del terzo trimestre in calo dello 0,4% rispetto al 2022, Tokyo chiude in rialzo

di Antonio Cardarelli 24 Novembre 2023 09:16
financialounge -  Borse europee mercati

Nell’ultima seduta della settimana, i listini europei partono prudenti. A Piazza Affari il Ftse Mib viaggia intorno alla parità con le banche osservate speciali dopo la firma del rinnovo del contratto collettivo per i dipendenti. Poco sotto la parità Parigi e Francoforte.

PIL TEDESCO IN CALO


La giornata si è aperta con il dato sul Pil della Germania nel terzo trimestre 2023, che ha registrato un calo dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti e dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Si tratta di dati in linea con le attese degli analisti. Sempre in Germania, rendimenti dei Bund in rialzo dopo la notizia che il governo sospenderà per il quarto anno consecutivo i limiti sul debito e sulle nuove emissioni per gestire la crisi di bilancio. Nel Regno Unito, intanto, il dato di novembre segnala un aumento della fiducia dei consumatori.

PARLA LAGARDE, RIAPRE WALL STREET


Per quanto riguarda le banche centrali, c’è attesa per gli interventi della presidente della Bce Christine Lagarde (alle 11) seguita da de Guindos e de Cos. Il focus è sempre sugli indizi di un possibile inizio dei tagli dei tassi di interesse nel 2024. Intanto in Medio Oriente è entrata in vigore la tregua di quattro giorni tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Dopo la chiusura per il Giorno del Ringraziamento, torna operativa Wall Street, che però chiuderà prima per il Black Friday. Ha riaperto i battenti anche la Borsa di Tokyo, che ha guadagnato lo 0,52%, mentre sui listini cinesi prevale un andamento contrastato.

PETROLIO POCO MOSSO


Sul valutario, l'euro difende quota 1,09 dollari: il cambio è a 1,0904 dollari (1,0900 ieri in chiusura). Poco mosso il prezzo del petrolio, reduce da due sedute di cali dopo il rinvio della riunione dell'Opec+ al 30 novembre, che potrebbe segnalare che il cartello dei produttori non intende accentuare i tagli all'output nel 2024. Il future gennaio sul Wti segna +0,07% a 76,45 dollari al barile, mentre l'analoga consegna sul Brent cede lo 0,01% a 81,41 dollari. In discesa dell'1% a 46,1 euro al megawattora il prezzo del gas naturale ad Amsterdam.
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