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Quali fattori considerare per avere una pensione più alta

Il sistema pensionistico italiano si basa sul contributivo, ossia calcola l’assegno in funzione dei contributi versati. Ecco come si può fare per avere una pensione più ricca

di Redazione 1 Novembre 2023 09:00
financialounge -  economia lavoro pensione Previdenza

La legge di Bilancio ha iniziato il suo iter per l’approvazione in Parlamento. La maggioranza, per accelerare l’esame dell’Aula, non presenterà modifiche ed emendamenti. Il fronte delle pensioni è stato quello che ha provocato il maggiore confronto. Torna a quota 103 la possibilità di pensione anticipata con 62 anni di età e 41 di contributi ma l’assegno sarà calcolato secondo le regole del sistema contributivo. Quindi per avere una pensione più alta, occorre versare più contributi.

LE FINESTRE DI USCITA


Per quanto riguarda le finestre di uscita, si allungano i tempi: 7 mesi per i lavoratori privati e 9 mesi per i dipendenti pubblici. Secondo quanto previsto nella prossima manovra, l’assegno mensile riconosciuto non potrà essere maggiore di quattro volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente.

QUALI LAVORI PER UNA PENSIONE PIÙ ALTA


La cifra che si ottiene una volta smesso di lavorare non dipende solo dal lavoro che si è svolto bensì dagli anni in cui si è lavorato. Dal momento che il sistema pensionistico italiano si base ormai in larga misura sui contributi versati, il cosiddetto sistema contributivo che ha preso il posto del retributivo per i lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria dopo il 1995, per stimare l’importo dell’assegno pensionistico non serve solo considerare il tipo di lavoro svolto ma soprattutto quanti contributi sono stati versati.

LA RICONGIUNZIONE DEI CONTRIBUTI


Per avere un assegno pensionistico più generoso, quindi, si può valutare la possibilità di ricongiungere i contributi. È possibile riunire sotto un’unica gestione previdenziale i contributi versati e riunirli così sotto un’unica gestione. Questo potrebbe essere un buon modo per ottenere un assegno pensionistico di importo più alto. Si può anche richiedere il cumulo dei contributi, ossia riunire un’unica gestione i contributi versati in casse differenti, comprese quelle dei liberi professionisti.

IL RISCATTO DELLA LAUREA


Un altro modo per aumentare la pensione è quello di riscattare dei periodi per i quali i contributi non sono stati versati, versandoli volontariamente. Possono essere periodi di disoccupazione, aspettativa, lavoro part-time, lavoro all’estero, maternità, servizio civile e periodi di studio, come il riscatto della laurea. Infine si possono valutare dei versamenti volontari, per raggiungere con certezza il requisito minimo contributivo per l’accesso alla pensione di vecchiaia, ossia 20 anni di contributi versati. Resta utile poi valutare delle forme di previdenza complementare, per integrare l’assegno pubblico.
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