L'apertura dei mercati

Le Borse europee provano il rimbalzo, si ferma la corsa del petrolio

Mentre prosegue l’offensiva israeliana a Gaza, i listini seguono Wall Street e aprono in positivo con il prezzo del petrolio e del gas in leggero calo. In Cina Country Garden non rimborsa bond da 60 milioni di dollari

di Antonio Cardarelli 10 Ottobre 2023 09:10
financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari

Partenza in positivo per i listini europei, che provano a rimbalzare dopo le perdite di ieri. L’indice Ftse Mib di Piazza Affari guadagna l’1,2% con Mps, Bper e Tim in testa. In verde anche Parigi e Francoforte, che salgono dell’1%. In leggero calo lo spread tra Btp e Bund a 203 punti.

OFFENSIVA ISRAELIANA A GAZA


L’attenzione degli investitori è concentrata sull’offensiva israeliana al confine con la striscia di Gaza e sul rischio di un allargamento del conflitto. Nella seduta di ieri il petrolio è salito del 4%, ma oggi la crescita si è arrestata e il prezzo del Wti al barile è in frenata dello 0,6% a 85,5 dollari. Sembra essersi fermata anche la corsa del gas. Continua a guadagnare terreno l’oro, considerato un bene rifugio insieme al dollaro e alle obbligazioni più sicure. Nella seduta di ieri, dopo un inizio in rosso, Wall Street ha chiuso in crescita (S&P 500 +0,63%) spinta dai titoli petroliferi e della difesa, anche se per ora Washington ha promesso sostegno a Israele ma senza l’invio di truppe. A sostenere i listini è anche la prospettiva che la Fed possa tenere i tassi fermi nella prossima riunione.

CESARANO: LA GUERRA INCIDE SUL RALLENTAMENTO ECONOMICO


“L'impatto della crisi in Israele potrebbe riguardare soprattutto due fronti: la durata della controffensiva e il particolare momento macro su cui si innesta – commenta Antonio Cesarano, Chief Global Strategist, Intermonte - Al momento, quindi, si prefigura un'accelerazione del rallentamento macro già evidente in area Euro, che dovrebbe progressivamente coinvolgere anche gli Usa a partire da fine 2023, ma che potrebbe portare ad un risvolto positivo: l’aumento della domanda di bond, in vista dell’arresto e della potenziale inversione delle politiche monetarie”. “Si tratta di uno scenario importante anche per immaginare un più agevole processo di rifinanziamento da parte dei governi globali e soprattutto del comparto high yield Usa, in vista di scadenze crescenti nei prossimi trimestri e anni”, spiega Cesarano.

IN CINA COUNTRY GARDEN NON RIMBORSA IL BOND


In scia ai guadagni di Wall Street, l’indice Nikkei di Tokyo mette a segno un sostanzioso rimbalzo con una crescita del 2,48%, anche in questo caso con i titoli petroliferi in evidenza. Borse cinesi miste, con l’Hang Seng poco sopra la parità e Shanghai che cede lo 0,7% a poco dalla chiusura. Country Garden, colosso dell’immobiliare cinese, ha annunciato che non sarà in grado di adempiere ai rimborsi delle obbligazioni offshore in scadenza. La società è in ritardo sul rimborso di un bond da 60 milioni di dollari e le vendite degli immobili sono praticamente crollate. Oggi, tra gli appuntamenti da seguire, il discorso di Christine Lagarde prima delle 14 e gli interventi di alcuni membri della Federal Reserve.
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