Diretta Mercati: la Ue sospende tutti gli aiuti economici ai palestinesi

L'Unione Europea ha sospeso tutti i pagamenti per gli aiuti allo sviluppo ai palestinesi e ha deciso di rivalutare tutti i suoi programmi attuali. A dirlo è il commissario europeo Oliver Varhelyi, responsabile del vicinato e dell'allargamento. Saranno riesaminati tutti i bilanci relativi ai progetti, anche per il 2023, rinviati fino a nuovo avviso. Stamattina il portavoce comunitario aveva dichiarato che la Ue non finanza né direttamente né indirettamente Hamas, considerata organizzazione terroristica. La Ue è una dei maggiori sostenitori finanziari della popolazione palestinese: tra il 2021 e il 2024 prevede di finanziare 1,2 miliardi di euro per progetti in particolare nei settori di educazione e sanità.

Apertura in calo a Wall Street, dopo l'attacco sferrato da Hamas contro Israele e la prospettiva di un'altra guerra. In forte rialzo, di conseguenza, il prezzo del petrolio, con il Wti che guadagna il 3,6%, e l'oro. Salgono anche i rendimenti dei titoli del Tesoro, a mettere ancora piu' pressione agli indici. Si rafforza inoltre il dollaro.

Continua a correre il prezzo del gas, al Ttf di Amsterdam i future viaggiano in rialzo del 12,7% a 43 euro/Mwh. A creare tensione, oltre alle preoccupazioni sulla guerra in Israele, anche il fatto che ieri la Finlandia e l'Estonia hanno osservato un insolito calo di pressione nel gasdotto offshore Baltic connector che collega i due paesi a causa di una perdita. Ciò ha comportato l'interruzione del flusso di gas e i lavori di riparazione potrebbero richiedere diversi mesi. Inoltre, sembra che i lavoratori degli impianti di gas naturale liquefatto della Chevron in Australia stiano pianificando di riprendere gli scioperi. Il prezzo del petrolio Wti è in crescita del 4%.

Il petrolio è finora l'asset class più esposta, dal punto di vista dei mercati, a quanto sta accadendo in Israele. Ma quali potrebbero essere le conseguenze su altri settori o strumenti di investimento? Ecco le analisi e i commenti degli esperti di alcune delle case di investimento internazionali.

“La Commissione discuterà di come questi tragici eventi potranno influenzare l'assistenza dell'Ue allo sviluppo" a favore delle autorità palestinesi. Lo ha detto una portavoce della Commissione Ue sottolineando che nessun fondo è stato inviato, "direttamente o indirettamente" a organizzazioni terroristiche come Hamas. Domani il tema sarà uno di quelli sul tavolo del Consiglio Affari Esteri d'emergenza.

Il Team di Gestione di Zest evidenzia come i fatti della Striscia di Gaza abbiano influito negativamente non solo sull’andamento della Borsa israeliana, ma anche di quelle delle altre regioni mediorientali. “In linea generale, stiamo assistendo ad una reazione prevedibile a fronte di quanto successo negli ultimi giorni: tensioni del genere generano incertezza e potenzialmente una vendita di azioni, in particolare quelle di aziende con esposizione diretta alla regione”, spiegano gli esperti. Il conflitto potrebbe avere implicazioni per il petrolio, con una spinta al rialzo dei prezzi, mentre valute rifugio come dollaro o franco svizzero potrebbero beneficiare. Gli esperti di Zest, inoltre, rilevano un aumento dell’incertezza sui mercati, con influenza negativa su crescita e inflazione: “Il rischio geopolitico sale, spingendo il reddito fisso a breve termine a diventare nuovamente un rifugio sicuro mentre mette in evidenza i settori ciclici. Questi sviluppi sottolineano la natura intrecciata degli eventi geopolitici e dei mercati finanziari, dove i conflitti possono influenzare significativamente la dinamica del mercato, la fiducia degli investitori e la stabilità economica nelle regioni interessate e potenzialmente anche oltre”.

"In circostanze come questa, mantenere la stabilità è più importante dei livelli", ha dichiarato Geoffrey Yu, stratega valutario e macro presso BNY Mellon a Londra riferendosi all’andamento dello shekel, la valuta israeliana. "Nel breve termine, ci sarà una certa volatilità sui mercati, ma ci aspettiamo che sia gestibile. Il sostegno alla liquidità è atteso e la Banca d'Israele è molto esperta in queste questioni", ha aggiunto l’esperto intervistato da Bloomberg.

Volatilità protagonista a Piazza Affari. L’indice Ftse Mib, dopo essere arrivato a cedere oltre l’1%, recupera le perdite e torna intorno alla parità. Restano in rosso Francoforte (-0,2%) e Parigi (-0,1%) mentre Londra guadagna oltre mezzo punto percentuale. A Milano bene i titoli petroliferi e Leonardo, mentre soffrono i bancari. In calo anche Tim dopo le conferme del governo sulla volontà di cedere la rete.

Dopo lo scivolone di ieri, la Borsa di Tel Aviv rialza la testa e torna in positivo. L’indice Ta-35, che domenica aveva ceduto il 6,5%, nella seduta di oggi guadagna lo 0,4%, a riprova della determinazione israeliana nel voler sconfiggere Hamas dopo le perdite subite nell’attacco di sabato. Secondo le informazioni fornite dalle forze armate israeliane, sono in corso scontri in almeno sei aree del sud del Paese. Durante la notte sono stati uccisi 70 terroristi di Hamas.

L’avversione al rischio sui mercati mette benzina al valore dei Treasury e fa scendere i rendimenti, che si muovono in maniera opposta rispetto al valore dell’obbligazione. I rendimenti dei titoli di Stato Usa a 10 anni sono in calo al 4,73% dopo aver toccato i massimi dal 2007 al 4,9% la scorsa settimana. In rialzo l'oro, che vede prezzi in rialzo dell'1,1% a 1.852 dollari l'oncia.

Nell'edizione speciale di On Air il punto sulle reazioni di mercato dopo l’attacco terroristico di Hamas a Israele, con il petrolio in accelerazione, oro, dollaro e Treasury che tornano come beni di rifugio

Come facilmente prevedibile, a Piazza Affari aprono in forte rialzo i titoli petroliferi, trascinati dal rialzo del petrolio. Saipem apre a +1,16%, Eni +1,86% e Tenaris +2%. In avvio di seduta scatta Leonardo, che guadagna il 5%. L’azienda produce sistemi per la difesa.

Partenza in calo per le Borse europee nella prima seduta dopo l’attacco di Hamas contro Israele. A Piazza Affari il Ftse Mib cede lo 0,2%, mentre lo spread tra Btp e Bund apre in rialzo a 206 punti base. Fa peggio la Borsa di Francoforte, che cede lo 0,5%, mentre Parigi apre a -0,2%. In positivo la Borsa di Londra, che guadagna lo 0,4%.

Con le Borse di Tokyo e Seul chiuse per festività e le contrattazioni sospese a Hong Kong per il passaggio del tifone Koinu, le uniche indicazioni complete dalle Borse asiatiche arrivano da Shanghai (che riapre dopo i festeggiamenti della Golden Week) dove l’indice principale cede lo 0,4% quando manca poco alla chiusura.

In seguito all’attacco di Hamas, la Banca centrale d’Israele ha annunciato che venderà 30 miliardi di dollari nell’ambito del programma di sostegno ai mercati. Come riportato da Bloomberg, la banca opererà per attenuare la volatilità dello shekel (la valuta nazionale) e fornire la liquidità necessaria. Lo shekel ha perso l’1,8% nei confronti del dollaro Usa, toccando il valore più basso degli ultimi sette anni.

Apertura di seduta in rialzo per il prezzo del gas sulla piattaforma Ttf di Amsterdam, il future novembre guadagna il 6,7% a 40,8 euro al megawattora, dopo aver toccato un massimo a 41,025. Si teme che la guerra tra Israele e i terroristi di Hamas possa portare tensioni in tuto il Medio Oriente, con ripercussioni sulle forniture energetiche.

Oro e dollaro corrono sui mercati per i timori di un ampliamento della guerra nell’area del Medio Oriente. Il contratto dell’oro con scadenza dicembre scambiato sul COMX è in salita di oltre l’1% grazie agli acquisti degli investitori in cerca di beni rifugio. L’euro cede lo 0,3% contro il dollaro a 1,0555 con la moneta Usa che guadagna terreno anche sulle altre valute.

Il prezzo del petrolio sta accelerando sulla Borsa di New York, dove è arrivato a guadagnare il 5%. Il timore è che il conflitto tra Hamas e Israele, oltre a durare a lungo, possa ampliarsi. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’Iran avrebbe aiutato Hamas a pianificare l’attacco a sorpresa già da agosto.