Contatti

Strategie di investimento

Pictet AM: i mercati privati giocano un ruolo strategico nei portafogli

Pictet Asset Management spiega che offrono decorrelazione rispetto ad asset tradizionali e diversificazione di rischio e rendimento, ma è estremamente più complesso il processo di due diligence e sono maggiori i rischi

di Virgilio Chelli 4 Ottobre 2023 11:43
financialounge -  Giambattista Chiarelli mercati mercati privati Pictet Asset Management

In un mondo in rapido cambiamento, detenere mercati privati in portafoglio può fare la differenza per gli investitori istituzionali per molte ragioni, alcune di asset allocation come diversificazione e decorrelazione, altre di tipo opportunistico, per la possibilità di rendimenti elevati su un orizzonte medio lungo anche in un contesto di tassi e inflazione alti. Ma scegliere le migliori occasioni nel mare di aziende non quotate, immobili e infrastrutture può essere arduo, perché le complessità di analisi, valutazione e selezione richiedono una conoscenza approfondita delle dinamiche di questi mercati e una lunga e comprovata expertise.

LA VIA MAESTRA IN UN CONTESTO DI ALTI TASSI E INFLAZIONE


Lo sottolinea un commento di Giambattista Chiarelli, Head of Institutional di Pictet Asset Management, secondo cui tassi e inflazione saranno alcune delle costanti con cui avremo a che fare e stanno già determinando un peggioramento dei livelli di debito e deficit pubblici, in un quadro di rallentamento dell’economia che rischia di trasformarsi in recessione sui due lati dell’Atlantico. Investire in aziende non quotate, immobili e infrastrutture, che costituiscono i mercati privati, secondo Chiarelli è la via maestra, anche percé includono aziende “pioniere” che l’innovazione dell’IA, operano nelle infrastrutture digitali e in immobili che implementano città smart e fattori ESG.

UN PROCESSO DI SELEZIONE NON SEMPLICE


Ma la selezione nei mercati privati non è semplice: la due diligence può essere più complessa per le maggiori asimmetrie informative, i rischi di liquidità e di governance e richiede passaggi pressoché identici a quelli di un investimento tradizionale, ma con la differenza che la ricerca di informazioni chiave ricopre un ruolo centrale. In primo luogo è essenziale definire l'obiettivo di investimento, il rendimento atteso, l'orizzonte temporale e il livello di rischio accettabile. Poi si passa all’analisi finanziaria, semplice per aziende quotate ma estremamente complessa per aziende private.

COME CAPIRE SE UN’AZIENDA PRIVATA E’ SOLIDA


Per comprendere se un’azienda è solida l’esperto di Pictet AM consiglia ad esempio di analizzare il flusso di cassa operativo, l'indebitamento e la redditività, mentre per gli immobili ci si concentra su affitti, costi di gestione e rendimenti attesi, e per le infrastrutture va inclusa l'analisi delle entrate, dei costi operativi e dei flussi di cassa. Chiarelli cita anche la due diligence legale, perché nel caso di aziende non quotate può essere importante accertarsi che abbia adeguati accordi con clienti o fornitori, mentre per gli immobili può riguardare la verifica delle proprietà e dei diritti, dei permessi edilizi e dei contratti di locazione. Per le infrastrutture, infine può essere necessario valutare concessioni e contratti di costruzione.

VALUTARE RISCHI SPECIFICI


È fondamentale comprendere poi il contesto di mercato, prosegue l’analisi di Pictet AM, e identificare e valutare rischi specifici, che per aziende non quotate potrebbero riguardare l'instabilità del settore, la dipendenza da pochi clienti o la mancata protezione della proprietà intellettuale, mentre per gli immobili potrebbero includere la volatilità e per le infrastrutture potrebbero essere legati alla sostenibilità finanziaria, ai cambiamenti normativi o all'obsolescenza tecnologica.

NECESSARIA L’INTERAZIONE CON IL MANAGEMENT


Anche la valutazione delle performance storiche può fornire indicazioni preziose, mentre può essere fondamentale valutare le sinergie con altre aziende o le opportunità di creazione di valore con strategie di crescita, fusioni e acquisizioni o miglioramenti operativi. Inoltre, per identificarne performance, strategie e rischi delle non quotate è necessaria l'interazione diretta con i dirigenti, l'analisi di documenti e rapporti riservati e indicatori alternativi come i benchmark settoriali. Anche la valutazione è slegata da parametri oggettivi, come i rapporti prezzo/utili o gli EPS, per cui richiede metodologie e tecniche più complesse, con approcci basati sui flussi di cassa, analisi comparabile di aziende simili o modelli di valutazione basati su transazioni precedenti.

TENERE SEMPRE UN ORIZZONTE DI LUNGO TERMINE


L’assenza di un prezzo di mercato rende le partecipazioni in aziende non quotate illiquide, per cui gli investimenti in mercati privati devono essere sempre considerati su un orizzonte di lungo termine. Gli investitori inoltre potrebbero non avere accesso alle stesse informazioni privilegiate di proprietari o manager, mentre la mancanza di regolamentazione e trasparenza delle non quotate può comportare scarsa separazione tra proprietà e gestione e mancanza di supervisione esterna, che aumenta il rischio.

ESPERIENZA SVILUPPATA IN OLTRE 30 ANNI


Per mitigare i maggiori rischi connessi ai private markets è necessario, oltre a un’analisi approfondita e complessa, collaborare con consulenti finanziari o professionisti esperti nei settori legale, commerciale, tributario. I mercati privati giocano un ruolo strategico di diversificazione di portafoglio degli investitori istituzionali, ma la complessità, la valutazione e la selezione richiedono profonda conoscenza e una lunga expertise, nonché continua formazione e aggiornamento. Pictet AM studiai mercati privati da oltre 30 anni e ha sviluppato un punto di vista privilegiato con competenze tecniche adeguate a supportare gli investitori nell’investimento e selezione dei mercati privati nei portafogli.
Share:
Trending