L'apertura dei mercati

Borse europee prudenti in attesa del dato sull'inflazione americana

Partenza poco sopra la parità per Piazza Affari, con Stellantis e Iveco in evidenza. Domani la pubblicazione del dato sull’inflazione Usa, cruciale per la decisione della Fed. In Cina torna a respirare Country Garden

di Antonio Cardarelli 12 Settembre 2023 09:10
financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari

Avvio misto per le Borse europee. Piazza Affari è poco sopra la parità, con Stellantis e Iveco in evidenza, mentre Francoforte in avvio è in leggero rosso. L’attenzione degli investitori è sempre concentrata sulla riunione della Bce di giovedì, con Francoforte che sembra orientata ad aumentare i tassi di 25 punti base, anche se il taglio della crescita economica visto dalle stime Ue potrebbe far pensare a una pausa.

TECH IN RIALZO A WALL STREET


Nella seduta di ieri Wall Street ha chiuso in rialzo con i titoli tech in evidenza. Il Nasdaq ha guadagnato l’1,14% con Tesla in vetrina (+6%) grazie al rialzo del rating da parte di Morgan Stanley. A spingere i titoli tecnologici è soprattutto la convinzione che la Federal Reserve, nella prossima riunione, possa tenere fermi i tassi di interesse. Una decisione che terrà conto del dato sull’inflazione americana, in uscita nel pomeriggio italiano di domani.

LE ULTIME SU COUNTRY GARDEN


Chiusura in rialzo per l’indice Nikkei della Borsa di Tokyo, che guadagna lo 0.97%. Sulle Borse cinesi occhi puntati su Alibaba, in calo dell’1,8% dopo le dimissioni improvvise del numero uno della divisione cloud, Daniel Zhang. In rialzo, invece, il titolo di Country Garden dopo il via libera dei creditori all’estensione per i termini di pagamento di sei obbligazioni a tre anni. Resta da capire se le misure messe in campo dal governo basteranno ad aumentare la fiducia dei consumatori e a far recuperare il mercato immobiliare.

MATERIE PRIME E VALUTE


Il petrolio è in leggero rialzo, in attesa dei dati sulle scorte americane: i future del Wti scadenza ottobre salgono dello 0,36% a 87,6 dollari al barile, quelli del Brent novembre dello 0,25% a 90,87 dollari. I contratti del gas naturale scambiati ad Amsterdam, dopo avere segnato una prima posizione a 36 euro al megawattora, salgono dello 0,2% a 35,92 euro. Sul valutario, l'euro passa di mano a 1,0736 dollari (1,0704 ieri in chiusura).
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