L'apertura dei mercati

Borse in verde in attesa della decisione Bce: nuovo rialzo dei tassi in vista?

I listini europei aprono la settimana con il segno più. Giovedì il meeting della Banca centrale europea con la scelta sui tassi di interesse e un possibile rialzo di 25 punti base

di Antonio Cardarelli 11 Settembre 2023 09:05
financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari

Partenza in verde per le Borse europee nella prima seduta di una settimana molto importante. L’indice Ftse Mib di Piazza Affari guadagna lo 0,7% con i titoli bancari in evidenza, migliore in Europa davanti al Dax di Francoforte (+0,4%) e al Cac 40 di Parigi (+0,5%).

GIOVEDÌ IL MEETING BCE


I mercati sono concentrati sul meeting della Banca centrale europea in programma giovedì. Gli investitori si aspettano un rialzo di 25 punti base, ma non è escluso che la Bce possa decidere per una pausa alla luce delle difficoltà dell’economia, in particolare di quella tedesca. Indicazioni importanti sulla tenuta della congiuntura arriveranno oggi con l'aggiornamento delle stime economiche della Commissione Ue e, in Italia, con la nota mensile sull'andamento dell'economia. In mattinata, inoltre, è atteso il dato sulla produzione industriale italiana.

LE MOSSE DELLA FED


Politica monetaria al centro dell’attenzione anche negli Stati Uniti, dove mercoledì è atteso il dato sull’inflazione. Al momento, secondo il Cme Group, c’è il 93% di probabilità che la prossima settimana la Federal Reserve mantenga all'attuale livello (5,25%-5,50%). A sostenere questa ipotesi sono arrivate anche le parole del presidente della Fed di New York, John Williams: "L'inflazione va nella giusta direzione, credo che i tassi vadano bene così”, ha detto in un'intervista a Bloomberg. Williams ha comunque specificato che la Banca centrale seguirà con attenzione i prossimi dati economici.

ASIA E MATERIE PRIME


Archiviato il G20 in India, la settimana inizia in rosso sulle Borse asiatiche con l’indice Nikkei di Tokyo che cede lo 0,4% a causa dell’andamento di Wall Street e del rialzo dello yen. Discorso diverso per le Borse cinesi, dove la banca centrale, per sostenere la liquidità, ha effettuato quasi 30 miliardi di dollari di pronti contro termine. Una mossa che ha portato in rialzo Shanghai (+0,6%) ma non ha sostenuto Hong Kong (-1,2%). In ribasso il petrolio, anche se il Brent resta sopra 90 dollari al barile dopo le decisioni di Arabia Saudita e Russia sull'estensione dei tagli dell'offerta: il Wti ottobre cala dello 0,58% a 87 dollari al barile, il Brent novembre dello 0,25% a 90,42 dollari. Il gas naturale scambiato ad Amsterdam, dopo avere segnato una prima posizione a 36,97 euro al megawattora, sale del 3,4% a 35,69 euro.
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