Borse Europee appesantite dai bancari non solo a Milano, c'è anche effetto Moody’s

Le principali piazza azionarie europee viaggiano appesantite nella seconda seduta della settimana per le vendite diffuse sul settore bancario, alimentate in Italia dall’annuncio della tassa del 40% sugli extra profitti dovuti all’aumento dei margini grazie agli alti tassi, mentre pesa anche nel resto d’Europa il taglio del rating operato da Moody's su 10 banche USA piccole e medie e la messa sotto osservazione dei titoli maggiori.

BANCARI IN ROSSO

In rosso BNP Paribas, Santander e Deutsche Bank mentre a Milano le vendite si sono abbattute su tutti i titoli creditizi da Intesa Sanpaolo a UniCredit. Pesano sull’umore degli investitori anche i dati sull’export della Cina peggiori delle attese che hanno ulteriormente oscurato le prospettive di ripresa, e la caduta del colosso svizzero delle commodity Glencore dopo l’annuncio di un utile dimezzato nel primo semestre.

FTSE MIB SOTTO QUOTA 28MILA PUNTI

A Milano l’indice FTSE Mib scivola sotto quota 28.000 punti con anche i titoli dell’energia in calo, oltre ai bancari colpiti dalle vendite. Intanto l’euro continua a indebolirsi e passa di mano poco sopra 1,09 contro dollaro sul dollaro come anche il petrolio, che nella versione WTI passa di mano poco sopra gli 81 dollari e sopra gli 84 nella versione Brent. In calo anche i rendimenti dei principali titoli di Stato con il Bund tedesco sopra il 2,4% e il BTP italiano poco sopra il 4,1%.