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Mercato azionario

Attenzione, a Wall Street forse anche l’indice S&P 493 si sta risvegliando

Il rialzo messo a segno da inizio anno è stato trainato da soli 7 Big Tech ma arrivano segni che anche altri industriali e nei servizi si stanno aggregando. Oltre la IA, il focus resta su inflazione, tassi e geopolitica

di Virgilio Chelli 19 Giugno 2023 08:38
financialounge -  mercati Wall Street Weekly Bulletin

L’indice “S&P 493” sta diventando popolare a Wall Street, in rete si cominciano a trovare analisi tecniche e grafici dedicati che tracciano il ‘corpaccione’ del primo mercato azionario del pianeta, fatto di quello che resta del classico S&P 500 una volta sottratti i sette titoli che hanno trainato il rialzo di quasi il 14% messo a segno da inizio anno. Amazon, Google, Meta, Tesla, Nvidia e Microsoft dal 1° gennaio hanno messo insieme un +84% combinato, mentre il resto è rimasto appena sopra il 3%. Il motore che fa muovere i sette Big è ovviamente l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, insieme alla conclusione in arrivo del ciclo di stretta monetaria della Fed, dato che da sempre i titoli tecnologici growth ad alta capitalizzazione sono i più sensibili ai tassi.

DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE UNA MANO CONTRO L’INFLAZIONE


Ma tutti dicono che l’IA non beneficerà solo i Big Tech che la ‘producono’, ma i suoi effetti si spalmeranno su tutta l’economia, dall’industria ai servizi fino all’agricoltura. E forse gli investitori stanno cominciando a prenderne atto. L'IA inoltre è un potente fattore deflazionistico, perché aumenta produttività e efficienza abbattendo i costi, e dà in questo modo una mano anche alla Fed aiutando un atterraggio morbido con un rientro dell’inflazione senza pagare il prezzo di una recessione severa. Un segnale di risveglio dell’S&P 493, tutto da confermare, è arrivato nella seduta di giovedì 15 giugno, con una serie di titoli poco ‘tech’, come automotive, vendite al dettaglio, manifatturieri e servizi di viaggi e crociere, che hanno accelerato la ripresa avviata dopo i dati sul mercato del lavoro di inizio giugno, che hanno mostrato la creazione di ben 340.000 nuovi posti a maggio.

PATTUGLIA DI BIG IN RECUPERO MA ANCHE RITARDATARI


Da allora, ad esempio, Carnival ha guadagnato il 35%, United Rentals è salita del 20%, Caterpillar lo stesso, con anche Etsy, Southwest Airlines, Deer e General Motors al seguito, tutti fino ad allora in rossso da inizio anno. Non mancano però i ritardatari, almeno per ora, come molti titoli difensivi della salulte e dei beni di consumo o delle materie prime, tra cui Humana, Campbell Soup, UnitedHealth, Kraft Heinz e General Mills, che continuano ad accusare perdite significative da inizio anno. Sembre comunque che gli investitori possano cominciare a togliere dalla lista dei venti contrarsi il fattore ‘concentrazione’ anche se all’orizzonte comunque continuano a incombere molti rischi nella seconda parte dell’anno. Oltre alla geopolitica, il principale resta l’inflazione e la risposta delle banche centrali, a cominciare dalla Fed, che ultimamente sembra aver deciso, opportunamente, di giocare a carte un po’ più coperte, per non rischiare di prendere decisioni in contrasto con quelle anticipate.

VERSO IL TEST DELLE TRIMESTRALI


A dare fiducia agli investitori sembra sia stato proprio il dato sull’occupazione di due settimane fa, che ha mostrato un’economia che sta pian piano lasciandosi l’inflazione alle spalle senza rinunciare alla crescita, con il numero di nuovi posti creati che ha battuto le attese per ben 14 volte di seguito. Ha contribuito infatti anche un indice dei prezzi al consumo che continua a rallentare. Il prossimo test arriva a metà luglio, quando inizia la stagione delle trimestrali per aprile-giugno. Il primo trimestre è andato meglio delle attese con un calo degli utili anno su anno contenuto a meno del 4% contro stime che puntavano quasi al doppio. L’asticella dello S&P (il 500, non il 493) resta alta, 400 punti sopra la chiusura del 16 giugno, perché il record toccato a inizio 2022 era gonfiato anche allora dai Big Tech, spinti dal boom del digitale post-Covid.

BOTTOM LINE


A differenza dell’esplosione del digitale seguita al blocco delle economie e alle strozzature delle catene globali dopo la pandemia, l’Intelligenza Artificiale può dare una spinta molto più ampia e duratura alla crescita economica americana e globale, oltretutto aiutando a far rientrare l’inflazione. Ovviamente non succede domani, ma forse Wall Street sta cominciando a dare qualche segnale importante, e gli investitori possono aggiungere alla lista degli indici da seguire l’S&P 493.
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