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Generali Investments: prudenza sugli asset a rischio perché le valutazioni restano care

Nell’outlook di giugno a cura di Thomas Hempell sottopesa moderatamente azioni e High Yield, privilegiando credito Investment Grade e titoli di Stato, ma evitando al contempo l'esposizione al dollaro

di Virgilio Chelli 5 Giugno 2023 14:29
financialounge -  Thomas Hempell

L’accordo raggiunto in extremis sul tetto al debito federale, la resilienza dell'economia USA, e l’ottimismo sui produttori di chip derivante dall’attenzione per l'Intelligenza Artificiale hanno aiutato gli asset a rischio a digerire l'aumento dei rendimenti registrato a maggio. Ma è importante prestare attenzione alle criticità che stanno emergendo. La domanda repressa nei servizi è profondamente oscurata dai problemi manifatturieri, mentre la tenuta dell’azionario e del credito High Yield deve fare i conti con segnali d’incombente recessione USA, con rendimenti reali notevolmente più elevati e prove generali di una stretta creditizia.

RICORDARSI DEGLI SQUILIBRI


Per queste ragioni Thomas Hempell, Head of Macro & Market Research di Generali Investments, nell’outlook mensile di giugno 2023 titolato ‘Mind the gap(s)’, vale a dire ricordarsi degli squilibri, mantiene un orientamento tattico prudente nei portafogli, sottopesando moderatamente le azioni ed i titoli High Yield e privilegiando il carry del credito Investment Grade e titoli di stato, ma evitando al contempo l'esposizione al dollaro USA senza copertura.

CRISI BANCARIE E TETTO AL DEBITO PASSATI IN SECONDO PIANO


L’esperto di Generali Investments nota che mentre i problemi bancari passavano in secondo piano e il Presidente Biden raggiungeva con il leader parlamentare repubblicano McCarthy un accordo all'ultimo minuto sul tetto del debito, i mercati hanno concluso maggio su una nota positiva. Le azioni globali sono solo leggermente in rosso, con l’indice MSCI World che segna un -0,4%, scrollandosi di dosso le aspettative sui tassi riviste al rialzo e un aumento di 27 punti base nei rendimenti dei Treasury statunitensi a 10 anni.

MA IL QUADRO GLOBALE NON È INCORAGGIANTE


Ma Hempell rileva che il quadro globale non è tra i più incoraggianti. Il rimbalzo della riapertura cinese ha deluso prima ancora di iniziare, il commercio globale mostra difficoltà e le sorprese economiche negative stanno aumentando, per la prima volta dall'autunno scorso. L'inflazione diminuirà grazie agli effetti base e al calo dei prezzi dell'energia, ma la vischiosa pressione sul tasso core manterrà le principali banche centrali attente a politiche restrittive più a lungo: un pivot della Fed non è previsto prima del dicembre 2023, e non prima della metà del 2024 per la BCE.

L’INVERSIONE DELLA CURVA CONFERMA I TIMORI DI RECESSIONE


L’inversione della curva dei rendimenti obbligazionari sembra confermare i timori di recessione, ma gli investitori azionari e High Yield sembrano credere che questa volta sia diverso. Il posizionamento di mercato rimane ribassista, lasciando spazio a rimbalzi contrarian, e i solidi dati sui consumi e l’occupazione negli USA potrebbero ancora per un po'sfidare i venti contrari, mentre i bassi prezzi dell'energia stanno mitigando i problemi delle imprese in Europa.

UTILI AZIENDALI DESTINATI A RISENTIRNE


Ma, prosegue l’analisi dell’esperto di Generali Investments, i profitti sono destinati a risentire in modo più evidente della crescita più debole e dell'aumento del costo del debito, e soggetti ad aggiustamenti delle previsioni di consenso. Le valutazioni sono care, nota Hempell, i multipli di prezzo dell'S&P500 è ai livelli della scorsa estate, ma nel frattempo i rendimenti reali a 10 anni sono aumentati da praticamente zero a oltre l'1,5%. Intanto, i premi al rischio sugli spread High Yield sono inferiori rispetto a inizio anno, sfidando le evidenze di restrizione del credito, l'aumento dei costi di rifinanziamento e delle insolvenze.

APPEAL DI TITOLI DI STATO E INVESTMENT GRADE


I titoli di Stato ed il credito Investment Grade in Euro non hanno perso il loro appeal, secondo Hempell, soprattutto grazie a un carry interessante. I Treasury USA beneficiano anche della prospettiva di rendimenti inferiori a medio termine e di buone proprietà di copertura in caso di riduzioni del rischio. A Generali Investments piace anche la parte centrale delle obbligazioni core dell'Area Euro, mentre preferisce le scadenze più brevi nell'Europa meridionale, meno esposte a un certo ampliamento degli spread.

DOLLARO DEBOLE NEI PROSSIMI MESI


L'incombente recessione negli Stati Uniti e il potenziale vantaggio della Fed in un ciclo di allentamento, osserva in conclusione l’esperto di Generali Investments, indicano una rinnovata debolezza del dollaro USA nei prossimi mesi.
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