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Salone del Risparmio 2023

Le “Cartoline dal futuro” di Invesco al Salone del Risparmio

Quattro rappresentanti di altrettante generazioni si sono confrontati su temi come sicurezza, sostenibilità e intelligenza artificiale: un confronto vivace che ha tirato in ballo anche aspetti che riguardano il mondo della consulenza

di Antonio Cardarelli 17 Maggio 2023 13:55
financialounge -  Invesco mercati Salone del Risparmio 2023

Nel corso della conferenza “Cartoline dal futuro” organizzata da Invesco, Giuliano D’Acunti, Country Head di Invesco, ha intervistato quattro esponenti di altrettante generazioni (Z, X, Millennial e Boomer) per immaginare il futuro dell’economia, della finanza e della società.

UN DIALOGO GENERAZIONALE


Il confronto, diventato presto un dialogo generazionale, ha preso spunto da una ricerca commissionata da Invesco a BVA Doxa sui desideri, i bisogni e le aspirazioni degli italiani quando si parla del mondo che verrà, perché comprendere cosa ci aspettiamo dal domani fornisce una chiave di lettura preziosa per capire in che direzione stiamo andando. Massimo Gramellini, Pablo Trincia, Laura Baruffaldi e Tia Taylor hanno detto la loro sugli aspetti affrontati nella ricerca – next gen, intelligenza artificiale, sicurezza e sostenibilità - e che, come annunciato da D’Acunti, verranno poi sviluppati in una web serie in fase di produzione. Tra i dati più interessanti emersi nella ricerca è emerso che, per tutte le generazioni, il futuro è accomunato a una prospettiva di 7 anni. Inoltre, le generazioni di investitori vedono il consulente finanziario come una figura ibrida, capace di unire protezione e investimento del risparmio, più simile a un personal trainer finanziario.

SICUREZZA ED EDUCAZIONE AL FALLIMENTO


“La nostra generazione è stata ed è più influente anche perché siamo di più – ha esordito Massimo Gramellini, “rappresentante” dei Boomer – ma soprattutto perché abbiamo mezzi economici, energie e desideri per fare le cose”. Parlando del tema del life-work balance, sono emersi punti di vista diversi tra gli intervistati. Se per i Boomer l’obiettivo era realizzarsi con il lavoro e anche per la Generazione X è stato più o meno lo stesso, Millennials e Gen Z hanno spostato l’equilibrio verso valori che non riguardano solo l’attività lavorativa, ma anche (o soprattutto) la qualità della vita. Il rapporto con la sicurezza cambia nelle diverse generazioni. Secondo Tia Taylor, in realtà la Gen Z è costantemente alla ricerca “della sicurezza che non abbiamo mai avuto” e spesso questa sicurezza, oltre alla soddisfazione, “l’abbiamo dovuta cercare con decisioni diverse”. Dal suo osservatorio privilegiato dell’insegnamento Laura Baruffaldi ha puntato l’attenzione sui “genitori elicottero” che a tutti i costi vogliono evitare il disagio: “Per questo mi sto occupando del tema dell’educazione al fallimento come occasione per capire i nostri errori e migliorare, senza incolpare per forza elementi esterni”.

L’ORIZZONTE DEL FUTURO E L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE


Il tema del futuro è stato ampiamente dibattuto dai presenti, con Pablo Trincia, esperto di podcast, che si è fatto portavoce della generazione del “tanto voi la pensione non la vedrete mai”, che spiega perché per la Gen X 7 anni sono già futuro. “Viviamo in un presente perenne – ha detto il giornalista Massimo Gramellini – mentre le generazioni del passato avevano un orizzonte più lungo. Anche nelle aziende manca la pazienza”. Un concetto ripreso anche da Laura Baruffaldi, secondo la quale “stiamo perdendo l’abitudine a guardare al futuro”. L’intelligenza artificiale è stato un altro tema affrontato durante “Cartoline dal futuro”, con Pablo Trincia e l’influencer Tia Taylor che hanno sottolineato come i loro ambiti lavorativi nel giro di pochi anni siano stati rivoluzionati dall’AI. Infine, si è parlato di sostenibilità e ancora una volta il tema è stato affrontato, per prima, dalla giovane influencer che ha sottolineato come la sostenibilità passi soprattutto attraverso la coerenza e la trasparenza, che sono poi gli elementi che permettono di costruire un rapporto di fiducia. Fiducia che, secondo Baruffaldi, passa attraverso la capacità di “offrire una prospettiva”.
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