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Politica monetaria

MFS IM: ritmo di rialzi della Bce in rallentamento

Annalisa Piazza, Fixed income research analyst, MFS Investment Management, prevede un altro rialzo di 25 punti base a giugno ma poi i dati macro indicheranno la rotta successiva

di Annalisa Lospinuso 5 Maggio 2023 15:51
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Il rallentamento del ciclo di rialzi non è stato una sorpresa. Con gli attuali livelli dei tassi, già in territorio restrittivo, e il quadro economico dell’Eurozona non molto chiaro, una maggiore cautela sembra essere un buon compromesso per il momento, secondo Annalisa Piazza, Fixed income research analyst, MFS Investment Management. L’atteggiamento della Bce è data dipendent e per comprendere le prossime mosse bisognerà vedere l’andamento dell’inflazione. “Prevediamo un altro rialzo dei tassi di 25 punti base a giugno e le proiezioni aggiornate aiuteranno a definire i passi futuri. Il tono della Bce sull'inflazione rimane aggressivo, ma sembra che i dati siano coerenti con nessuna revisione al rialzo dell'inflazione nel medio termine”, aggiunge l’analista.

TONO BCE PIÙ COLOMBA


Nell’ultima riunione della Bce si è intravisto un tono più colomba, soprattutto quando Christine Lagarde ha riconosciuto come i passati aumenti dei tassi si siano trasmessi efficacemente e come le mosse di politica monetaria comportino rischi al ribasso per l’economia nel medio termine (e implicitamente sull’inflazione). “La Bce continuerà a monitorare i suoi tre pilastri (prospettive di inflazione, inflazione sottostante e trasmissione) - continua Annalisa Piazza - quando prenderà decisioni future. Per quanto riguarda ulteriori misure politiche, i reinvestimenti dell’App si fermeranno a luglio come previsto, mentre i reinvestimenti del Pepp continueranno in modo flessibile”.

TUTELARE IL SETTORE BANCARIO


Atteggiamento più accomodante da parte della Bce anche per quanto riguarda le Tltro: il Consiglio direttivo valuterà regolarmente in che modo le operazioni di prestito mirate stanno contribuendo alla posizione di politica monetaria. Secondo la Fixed income research analyst, MFS Investment Management: “La Bce non sembra intenzionata a creare ulteriori sconvolgimenti nel settore bancario. Le condizioni di finanziamento più restrittive descritte dall’ultima indagine sui prestiti bancari della Bce mostrano come i movimenti passati dei tassi ufficiali si stiano trasferendo nell’economia reale”.

MERCATO IN ATTESA DEI DATI IN MIGLIORAMENTO


Il settore bancario rimane solido nonostante le recenti “oscillazioni”, ma i rischi sono orientati al ribasso per la crescita poiché la domanda di prestiti si è rapidamente deteriorata. “I mercati stanno attualmente scontando tassi terminali intorno al 3,5%-3,65% - aggiunge Annalisa Piazza - e si prevede che i tassi ufficiali rimarranno pressoché stabili fino all’inizio del 2024. Si è registrato un lieve rialzo dopo la decisione della Bce, in quanto il rallentamento del ritmo degli aumenti viene interpretato come un segnale che si è ormai vicini alla fine del ciclo di aumenti”.

APPROCCIO CAUTO NEGLI INVESTIMENTI


Nell’attuale contesto di mercato, MFS Investment Management suggerisce un approccio cauto nell’avviare nuove operazioni di rialzo delle curve core dell’euro, poiché il mercato attenderà segnali di attenuazione dell’inflazione core prima di iniziare a prezzare tagli dei tassi da parte della Bce. Si può, dunque, puntare su una posizione di duration più neutrale.
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