L'apertura dei mercati

Piazza Affari debole, nomine partecipate: Cattaneo e Scaroni ai vertici Enel

Avvio sulla parità per il Ftse Mib dopo le scelte del governo sulle nomine nelle aziende partecipate. Borse asiatiche contrastate dopo il dato sull’inflazione americana di marzo

di Antonio Cardarelli 13 Aprile 2023 09:15
financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari

Partenza nel segno della cautela per Piazza Affari. Poco mossi i titoli delle aziende partecipate dopo le nomine decise dal governo. Solo Enel segna un calo del 2,7%. Tra i listini europei spicca Parigi, che apre in rialzo dello 0,9%. Leggermente in rialzo anche Francoforte. Lo spread Btp/Bund apre a 184 punti base.

LE NOMINE DELLE PARTECIPATE


Nella tarda serata di mercoledì 12 aprile sono arrivate le nomine del governo per le aziende partecipate. Per l’Enel sono stati scelti Flavio Cattaneo come amministratore delegato e Paolo Scaroni alla presidenza. Claudio Descalzi è stato confermato amministratore delegato di Eni, mentre alla presidenza arriva Giuseppe Zafarana. L'ex ministro Roberto Cingolani è il nuovo amministratore delegato di Leonardo, Stefano Pontecorvo assume il ruolo di presidente. Matteo Del Fante è stato confermato amministrato delegato delle Poste, presidente Silvia Rovere.

INFLAZIONE USA


Per quanto riguarda i mercati internazionali, ieri seduta in calo a Wall Street dopo l’ottimismo iniziale per il dato sull’inflazione. Il carovita nel mese di marzo è cresciuto del 5% su base annuale, dato più basso da maggio 2021. Resta, tuttavia, la persistenza dell’inflazione core e per questo, nonostante i segnali di un possibile allentamento della politica monetaria arrivati dai verbali del Fomc, la Borsa Usa ha virato al ribasso. I timori di una recessione sono sempre più persistenti.

ASIA E MATERIE PRIME


Borse asiatiche miste con Tokyo che guadagna lo 0,26%. Hong Kong e Shanghai, invece, seguono la scia di Wall Street e a poco dalla chiusura segnano rispettivamente -0,5% e -0,2%. Sul fronte materie prime oro in rialzo a 2.030 dollari l’oncia (+0,27%). Il petrolio perde terreno dopo la notizia che gli Usa sarebbero intenzionati a ricostituire le scorte energetiche: il Wti scambia a 83,05 dollari il barile (-0,25%), il Brent scende dello 0,34% a 87,03 dollari al barile. L'euro e' scambiato a 1,0987 dollari (ieri in chiusura a 1,0995), dopo che ieri aveva toccato la soglia di 1,1, come non succedeva dal 5 aprile 2022.
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