Borse europee pesanti nel finale di settimana turbolenta, tonfo del prezzo del petrolio

Listini europei si avviano a chiudere decisamente in negativo l’ultima seduta di una settimana decisamente turbolenta, segnata dalle crisi bancarie in USA e in Europa e dalla decisione della Bce di tirare diritto contro l’inflazione alzando i tassi di 50 punti base, anche se accompagnata da rassicurazioni sulla solidità delle banche europee. L’indice Stoxx Europe 50 alle ultime battute segna un calo di oltre un punto percentuale mentre quello relativo al solo settore bancario cede tre punti, i listini di Francoforte, Parigi e Madrid segnano cali più importanti rispetto all’indice paneuropeo.

A Milano, dove l’indice FTSE MIB viaggia intorno ai 25.400 punti, prevalgono i ribassi tra i bancari ma non solo, cedono anche industriali, lusso e utility con Iveco, Telecom Italia e Leonardo in calo importante. Sul mercato obbligazionario i rendimenti dei principali titoli di Stato si muovono in contenuto ribasso con il Bund tedesco appena sopra il 2% e il BTP italiano allineato al 4%, a nuovi minimi da sei settimane.

Sul valutario l’euro consolida sopra quota 1,06 contro dollaro, mentre sul mercato delle commodity si registra un tonfo del prezzo del petrolio che viaggia in netto ribasso sia nella versione WTI che Brent, rispettivamente a 66 e 72 dollari al barile, con un calo intorno al 3,5%.

Listini europei in negativo nell’ultima seduta di una settimana decisamente turbolenta, segnata dalle crisi bancarie in USA e in Europa e dalla decisione della Bce di tirare diritto contro l’inflazione alzando i tassi di 50 punti base, anche se accompagnata da rassicurazioni sulla solidità delle banche europee. L’indice Stoxx Europe 600 del settore bancario si muove in territorio negativo di oltre un punto percentuale.

A Milano, dove l’indice FTSE MIB viaggia appena sopra i 26.500 punti, prevalgono i ribassi tra i bancari ma anche su industriali, lusso e utility. Sul mercato obbligazionario i rendimenti dei principali titoli di Stato si muovono in contenuto ribasso con il Bund tedesco intorno al 2,15% e il BTP italiano appena sopra il 4% a nuovi minimi da sei settimane.

Sul valutario l’euro consolida sopra quota 1,06 contro dollaro, mentre sul mercato delle commodity il prezzo del petrolio viaggia in netto ribasso sia nella versione WTI che 74 Brent, rispettivamente a 67,5 e 73,8 dollari al barile.