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L'iniziativa

Etica Sgr supporta “Monetine” nel contrasto della violenza economica di genere

Il progetto si propone di aiutare le donne vittime di violenza economica a riconoscerla, contrastarla e superarla cercando di riacquistare sicurezza in se stesse e la propria indipendenza economica

di Leo Campagna 17 Marzo 2023 14:56
financialounge -  ESG Etica Sgr finanza sostenibile

Una piattaforma che ha l’obiettivo di aiutare le vittime di violenza economica di genere a riconoscerla, contrastarla e superarla. Nel progetto, denominato “Monetine” e che sarà online nella primavera del 2023, è impegnata anche Etica Sgr. “Monetine” si propone in particolare di aiutare le donne vittime di violenza economica prendendo consapevolezza dei passi da intraprendere per riacquistare sicurezza in se stesse e la propria indipendenza economica.

IL PROGETTO MONETINE


“I principali destinatari del percorso contro la violenza economica “Monetine” sono le donne che hanno chiesto supporto a un centro antiviolenza ma anche le operatrici e gli operatori dei centri a cui verranno forniti strumenti e metodologie per migliorare il servizio offerto” fanno sapere gli esperti di Etica Sgr che poi indicano anche i tre step del progetto rivolto alle donne: 1) Come entrare in banca e iniziare a prendersi cura di sé; 2) Come gestire i soldi e iniziare a costruire la propria indipendenza economica; 3) Come programmare il futuro e ricominciare a sognare.

I NUMERI DEL FENOMENO IN ITALIA


Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità una donna su tre a livello globale è vittima di abusi fisici o psicologici da parte di una persona a lei vicina. Il fenomeno della violenza economica di genere è purtroppo presente in molte società, a tutte le latitudini. Nel nostro Paese, secondo i dati Istat, le donne che nel corso della propria vita hanno subito una forma di violenza fisica o psicologica sono il 31,5% sul totale della popolazione femminile e, nel 62,7% delle situazioni, il responsabile della violenza è il partner.

VIOLENZA FISICA E VIOLENZA PSICOLOGICA


Se a subire violenza fisica è soprattutto la fascia di età di donne compresa tra i 25 e i 44 anni, la violenza psicologica è il cosiddetto minino comune denominatore degli atti di coercizione: infatti può anche manifestarsi singolarmente ma è presente in ogni forma di violenza fisica, sessuale o economica. “L’abuso psicologico non è assolutamente meno grave di quello fisico: le conseguenze della violenza perpetrata senza l’uso della forza sono devastanti per la salute fisica e mentale” tengono a sottolineare i professionisti di Etica Sgr.

PERDERE COMPLETAMENTE LA PROPRIA INDIVIDUALITÀ E DIGNITÀ


Si tratta di una tipologia di violenza che comprende la limitazione della libertà, il controllo, le proibizioni e soprusi non sempre riconoscibili dalla vittima, anche in ragione del fatto che l’abuso psicologico tende a confondere e influenzare i pensieri di chi lo subisce. “La conseguenza prevalente è l’allontanamento dalla propria rete sociale da parte delle vittime che rinunciano alla propria carriera e alla propria gestione del tempo, arrivando a perdere completamente la propria individualità e dignità.

LA VIOLENZA ECONOMICA DI GENERE


La violenza economica di genere è tutto l’insieme delle azioni che impediscono a una donna di essere indipendente a livello economico e di gestire liberamente il proprio denaro. “Benché si tratti di una delle forme più dure di sopraffazione non fisica, resta un fenomeno ancora poco indagato anche se riguarda il 33% delle donne che si rivolgono a un centro antiviolenza” riferiscono i manager di Etica Sgr.

COMPROMESSO LO SVILUPPO PERSONALE E PROFESSIONALE


La sudditanza economica, oltre a incidere sul benessere mentale delle vittime e ad allontanarle dalla sfera delle relazioni sociali, compromette lo sviluppo personale e professionale di chi lo subisce. Inoltre incide e limita l’accesso delle donne alle cure mediche, proprie e dei figli, rendendo le vittime completamente dipendenti dal partner per ogni aspetto della vita quotidiana.
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