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Generali Insurance AM: i mercati possono salire ancora

Luca Finà, Head of Equity di Generali Insurance AM, suggerisce di iniziare a ridurre un po’ la ciclicità dei portafogli magari aggiungendo alcuni settori penalizzati da inizio anno, come utility e telecomunicazioni

di Virgilio Chelli 21 Febbraio 2023 08:00
financialounge -  azioni Generali Insurance AM Luca Finà mercati

I mercati finanziari globali quest'anno stanno registrando una crescita media dei valori vicino al 5%, con l'Europa insolitamente in testa con una performance a due cifre. Gli investitori mostrino ancora scetticismo su questo trend, ma è pienamente giustificato sia da ragioni sia fondamentali che tecniche. Inverno mite, calo dei prezzi del gas, inflazione apparentemente sotto controllo, consumi resilienti e migliori aspettative sulla Cina dopo l'uscita dalla politica zero Covid hanno migliorato significativamente il quadro macro, rimuovendo lo scenario fortemente ribassista in Europa dovuto a recessione e razionamento di gas ed elettricità.

MOLTI FATTORI HANNO GIOCATO A SUPPORTO


Lo sottolinea l’analisi di analisi di Luca Finà, Head of Equity di Generali Insurance AM. Un'allocazione relativamente contenuta sulle azioni, e molto bassa verso quelle europee, la limitata volatilità, la buona stagionalità e significative posizioni nelle opzioni call sull’indice S&P 500 a breve scadenza hanno funzionato come fattori di supporto dal punto di vista tecnico, sottolinea l’esperto di Generali Insurance AM.

CAPIRE SE C’È SPAZIO PER SALIRE ANCORA


Inoltre, le aspettative sugli utili per il quarto trimestre erano state significativamente ridotte tra novembre e dicembre, abbassando l'asticella a gennaio e febbraio per l’attuale stagione delle trimestrali. Ma, rileva Finà, questa è ormai storia, e l’interrogativo che si pone è se ora i mercati possano salire ulteriormente.

POSSIBILE ANCORA AUMENTO DI QUALCHE PUNTO


La risposta che fornisce l’esperto di Generali Insurance AM è “probabilmente sì”, perché un altro incremento di qualche punto percentuale potrebbe ancora essere possibile, principalmente nei titoli non statunitensi, per i quali l'allocazione non è ancora estrema, la stagionalità è ancora positiva, la valutazione inferiore alla media storica e gli utili stanno ancora registrando soprese migliori.

ATTESE DEGLI UTILI ANCORA POSITIVE


Ma la vera domanda è, prosegue Finà: "Per quanto tempo è sostenibile”? I recenti dati sull'inflazione sembrano suggerire che sia più resiliente del previsto, uno dei cicli di rialzi nei tassi più ripidi della storia da parte delle banche centrali a un certo punto mostrerà il suo effetto sull'economia, ma le aspettative di crescita degli utili per il 2024 sono ancora positive a due cifre.

MA IL 2023 SARÀ MOLTO PIÙ ACCIDENTATO


Per cui, secondo l’esperto di Generali Insurance AM, probabilmente dobbiamo aspettarci che il 2023 sarà molto più accidentato di quanto la performance attuale suggerirebbe, e avrebbe senso iniziare a ridurre un po' la ciclicità dei portafogli.

AGGIUNGERE UTILITY E TELECOMUNICAZIONI AI PORTAFOGLI


Secondo Finà si potrebbero aggiungere all’asset allocation alcuni settori penalizzati da inizio anno ed oggi con valutazioni convenienti, come utility e telecomunicazioni, che dovrebbero funzionare meglio in contesto di volatilità più elevata e in uno scenario di incertezza, riducendo invece quelli che sono attualmente più cari e prezzano uno scenario eccessivamente positivo.
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