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Lotta all'inflazione

GAM: i mercati scommettono sul soft landing

Carlo Benetti, Market Specialist di GAM (Italia) SGR, analizza le decisioni delle banche centrali e prevede cosa accadrà sui mercati

di Anna Patti 9 Febbraio 2023 18:30
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Parlare di equilibrio sui mercati è sempre difficile perché le forze esterne come gli interventi dei governi, le notizie macroeconomiche, le emozioni dei partecipanti al mercato, la politica delle banche centrali contribuiscono ad alterare le dinamiche della domanda e dell’offerta.

L’APPROSSIMARSI DELLA FINE DELLA POLITICA RESTRITTIVA DELLE BANCHE CENTRALI


Negli ultimi giorni le opere delle banche centrali sono state al centro dell’attenzione. La Fed, la Banca Centrale Europea e la Banca d’Inghilterra hanno aumentato i tassi e hanno lasciato intendere, con sfumature diverse, l’approssimarsi della fine del ciclo restrittivo. Carlo Benetti, Market Specialist di GAM (Italia) SGR, ha sottolineato che le parole di Jerome Powell siano state positive e che ora sono possibili aumenti di 25 punti perché si stanno allentando le pressioni sui prezzi, l’inflazione potrebbe rientrare senza dover passare per un “declino economico davvero significativo”. Benetti aggiunge che ”Il tasso dei fondi federali è ora nella forchetta 4,50%-4,75%, le proiezioni della Fed indicano un livello di equilibrio poco sopra il 5%, adeguato a riportare l’inflazione attorno al 2% a fine 2023”.

LE DECISIONI DELLA BCE


L’aumento di 50 punti base della BCE non ha sorpreso perché più indietro rispetto alla Fed nel ciclo di inasprimento. Christine Lagarde ha chiarito che l’inflazione nell’Eurozona resta alta e a marzo ci sarà un nuovo rialzo di 50 punti base. Rimane però un cauto ottimismo perché le prospettive dell’inflazione presentano rischi “più equilibrati”, dopo l’aumento di marzo saranno i dati economici a suggerire le prossime mosse.

LA BANCA D’INGHILTERRA


Anche il capo della Bank of England ha commentato il rialzo di 50 punti base con note positive. Andrew Bailey si è dichiarato fiducioso che l’inflazione abbia superato il picco e iniziato la discesa. Come negli Stati Uniti, anche in Gran Bretagna si ritiene che i tassi ufficiali si stiano avvicinando al livello di equilibrio. Carlo Benetti, Market Specialist di GAM (Italia) SGR, sottolinea la reazione positiva dei mercati: il rendimento del BTP decennale è sceso di quaranta punti base a 3,9%, il Bund di pari scadenza è sceso di poco più di venti punti base portandosi poco sopra il 2%.

IL DATO SULL’OCCUPAZIONE NEGLI STATI UNITI


Ultimo dato importante della scorsa settimana è stato il dato di occupazione negli USA. In gennaio sono stati creati 517.000 nuovi posti di lavoro, quasi il doppio rispetto al mese precedente. Notizia questa, dice Benetti, che complica il compito della Fed che vorrebbe raffreddare la domanda. Il tasso di disoccupazione al 3,4%, il più basso dal 1969, mostra un mercato del lavoro robusto che sembra impermeabile al più violento rialzo dei tassi degli ultimi decenni. Il dato di venerdì, sostiene Carlo Benetti, ha fatto trapelare l’idea che la Fed potrebbe non seguire il sentiero già scontato dai mercati e lo S&P 500 è sceso dell’1% prima che l’indice ritrovasse l’equilibrio.

GLI ASPETTI CONTROVERSI DELL’OCCUPAZIONE USA


L’analista di Gam esamina a fondo i dati sull’occupazione negli USA e rileva una carenza di offerta di lavoro nei settori della sanità, del tempo libero e dell’edilizia. Il dato rilevante è che non sono aumentate le retribuzioni, il volano che alimenta la spirale dei prezzi.

SI PREVEDE UN SOFT LANDING


In questo avvio di anno si escludono sorprese e prevale la narrativa del soft landing dell’economia globale, dice l’analista di Gam Italia SGR. La ripartenza della cina non sta sollecitando i prezzi del petrolio e delle materie prime, il prezzo del rame, considerato landing indicator, stanno diminuendo.

L’ECONOMIA AMERICANA E LE MOSSE DELLA FED


I banchieri centrali sono ancora al bivio che può alterare l’equilibrio e devono scegliere la strada da intraprendere: interrompere i rialzi troppo tardi vorrà dire pesare sull’economia che sta dando segnali di resistenza, interromperli troppo presto comporta il rischio di non curvare adeguatamente l’inflazione e le aspettative. Un grave errore in entrambi i casi, avverte Carlo Benetti.

LA SITUAZIONE IN EUROPA


Nell’eurozona l’economia sta dimostrando una certa capacità di resistenza, i sostegni del governo a imprese e famiglie stanno funzionando e un invero mite sta facendo risparmiare le scorte energetiche. In Europa il calo dei prezzi del gas naturale è un potente freno all’inflazione e lo scenario più favorevole rispetto a pochi mesi fa sostiene le azioni europee favorite anche da valutazioni relative più attraenti.

LE REGOLE DA OSSERVARE PER INVESTIRE SECONDO GAM


Carlo Benetti, Market Specialist di GAM (Italia) SGR, avverte che in questi momenti “è inutile cercare indizi nella storia finanziaria” perché nel contesto attuale i precedenti non sono d’aiuto. “In condizioni come questa i risparmiatori devono tornare alle regole base, impossibile fare ipotesi su cosa prevarrà sui mercati nei prossimi mesi, il pragmatismo e la semplicità si traducono in capacità di osservare, di evitare le narrazioni semplificatorie, di dar prova di ampia flessibilità” conclude l’esperto di Gam.
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