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Strategie e investimenti

Pictet indica come proteggere l’investimento obbligazionario con la copertura valutaria

Una possibile opzione consiste, secondo Mickael Benhaim (Pictet Asset Management), nel delegare il compito al gestore di un fondo, mediante l’uso di  classi d’investimento a copertura valutaria

di Leo Campagna 7 Febbraio 2023 19:00
financialounge -  Mickael Benhaim Pictet Asset Management

Un investitore di lungo termine dell'eurozona che detiene un portafoglio di obbligazioni high yield USA avrebbe registrato un rendimento maggiore e più stabile se avesse utilizzato uno strumento d’investimento con copertura valutaria, invece di un portafoglio che non offre protezione dai movimenti dei tassi di cambio. Parte da questa constatazione empirica l’analisi di Mickael Benhaim, Head of Fixed Income Investment Strategy & Solutions di Pictet Asset Management sulla copertura valutaria quando si investe all’estero.

DELEGARE IL COMPITO AD UN GESTORE DI FONDI


“Una possibile opzione consiste nel delegare il compito della copertura valutaria a una terza parte, di solito il gestore del fondo, mediante le classi a copertura valutaria, ossia classi che mirano a ridurre al minimo l'impatto delle oscillazioni valutarie sul rendimento del portafoglio. Una soluzione per ottenere tranquillità in cambio di una commissione che funziona praticamente come il premio di una polizza assicurativa” spiega Benhaim.

LE CLASSI DI FONDI CON COPERTURA VALUTARIA


Le classi di fondi con copertura valutaria, tuttavia, non possono eliminare completamente i rischi associati ai movimenti nei tassi di cambio. Inoltre il costo della copertura valutaria può oscillare, con conseguente impatto sui rendimenti del portafoglio. Tra i costi dell’investimento in un fondo con copertura valutaria figura quello relativo ai tassi d'interesse che dipende dai contratti a termine sui tassi di cambio.

IL COSTO RELATIVO AI TASSI D’INTERESSE


“Semplificando al massimo, se i tassi d'interesse USA e dell'eurozona fossero esattamente identici, il costo della copertura sarebbe prossimo a zero e il rendimento della classe di azioni coperta in euro di un portafoglio di obbligazioni statunitensi sarebbe lo stesso della corrispettiva in dollari. Ma se i tassi d'interesse statunitensi dovessero aumentare e quelli dell'eurozona diminuire, il costo della copertura valutaria aumenterebbe per l'investitore in euro” riferisce il manager di Pictet AM.

COMMISSIONI AMMINISTRATIVE E COSTI DI TRANSAZIONE


Altri costi dell’investimento sostenuti da un fondo con copertura valutaria sono la commissione amministrativa, pari a circa 5 punti base per anno e di solito inclusa nella commissione amministrativa del fondo e i costi di transazione. “Gli spread di mercato (noti come euro/dollar basis swap) prevedono un costo per la stipula di contratti spot, forward o swap e sono tanto maggiori quanto minore è la liquidità della coppia valutaria” sottolinea Benhaim.

AUMENTARE I RENDIMENTI DEL PORTAFOGLIO


Numerose strategie di reddito fisso di Pictet Asset Management gestiscono in modo attivo l'esposizione valutaria utilizzano strategie note come overlay valutario, per beneficiare delle tendenze a lungo e breve termine nel mercato valutario e delle oscillazioni dei costi di copertura valutaria. L’obiettivo è identificare e investire in valute con quotazioni ingiustificatamente basse per aumentare i rendimenti del portafoglio. “Per esempio, le nostre strategie a reddito fisso per i mercati emergenti hanno sottopesato le valute dell'Europa centrale nel terzo trimestre del 2022, penalizzate dai problemi delle forniture di gas europee e dalle maggiori pressioni sull’inflazione. Allo stesso tempo hanno sovrapesato alcune valute selezionate dell'America Latina e dell'Asia contribuendo ad un rendimento positivo per il portafoglio” segnala il manager di Pictet AM.

UN PESO PIU’ NEUTRALE SULLE VALUTE EMERGENTI


Più di recente, aggiunge Benhaim, sulla scia del profilarsi della possibile fine della stretta monetaria da parte della Federal Reserve, tali strategie hanno iniziato a smobilitare le posizioni per assumere un peso più neutrale sulle valute emergenti, mantenendo allo stesso tempo il sottopeso su alcune valute europee centrali selezionate.

LE MANI DI PROFESSIONISTI PER GESTIRE LA COPERTURA VALUTARIA


“Le fluttuazioni del tasso di cambio, possono infatti influire notevolmente sul rendimento dei portafogli a reddito fisso. Non tutti gli investitori hanno le competenze per comprendere i meccanismi alla base del calcolo dei contratti a termine sui tassi di cambio” conclude l’Head of Fixed Income Investment Strategy & Solutions di Pictet Asset Management. Per questo, affidarsi alle mani di professionisti per gestire la copertura valutaria quando si investe oltreoceano può costituire una soluzione per proteggersi e ottimizzare la performance nel medio lungo termine.
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