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Raiffeisen Capital Management: "Da metà 2023 banche centrali meno restrittive"

Kurt Schappelwein, Head of Multi Assets di Raiffeisen Capital Management, disegna lo scenario per il 2023 focalizzandosi su azioni, obbligazioni, dollaro e materie prime

di Antonio Cardarelli 9 Dicembre 2022 07:55
financialounge -  Kurt Schappelwein mercati outlook 2023 Raiffeisen Capital Management

Dopo anni di inflazione bassa e banche centrali in modalità "colomba" per stimolare la crescita economica, nel 2022 i mercati hanno assistito a un brusco cambiamento. Il picco di inflazione dovuto alla ripresa post-Covid e al rimodellamento delle catene di fornitura globali è stato spinto ancora più in alto dalla crisi energetica seguita all'invasione russa dell'Ucraina.

L'AZIONE DELLE BANCHE CENTRALI


Subito dopo lo shock inflazionistico è arrivato lo shock di liquidità, dal momento che le banche centrali sono state costrette, in un lasso di tempo molto breve, a invertire rapidamente la loro politica monetaria accomodante per diventare restrittive. "E questo è il denominatore comune del crollo di quest'anno su vari segmenti di mercato, in particolare sui mercati obbligazionari", sottolinea Kurt Schappelwein, Head of Multi Assets di Raiffeisen Capital Management.

QUANDO SCENDERÀ L'INFLAZIONE


Secondo l'esperto di Raiffeisen Capital Management, per costruire uno scenario valido per il 2023 è necessario partire dal contesto attuale. Il primo aspetto riguarda l'inflazione: "Pensiamo che l'inflazione scenderà in modo significativo, forse più di quanto ci si aspetti, a causa della debolezza dell'economia che ridurrà l'inflazione trainata dalla domanda. Inoltre, i prezzi dell'energia scenderanno, in parte grazie a una sufficiente offerta di gas, che ridurrà la spinta inflazionistica sui costi". Da qui la considerazione successiva di Schappelwein: "Le banche centrali termineranno quindi presto la loro campagna di inasprimento, prima di quanto previsto da molti, forse già per la prima metà del 2023. Non appena la stretta sarà terminata, i mercati avranno un ampio margine di recupero. Questo vale sia per i mercati obbligazionari che per quelli azionari".

RIPRESA IN DUE FASI


Secondo l'analisi di Raiffeisen Capital Management la ripresa toccherà prima i mercati obbligazionari e poi quelli azionari. Il motivo è legato ai dati economici che "per i prossimi due mesi saranno molto negativi" cosa che solitamente è positiva per le obbligazioni e negativa per le azioni. "Tuttavia, le azioni recupereranno nel corso del tempo, poiché la recessione non durerà per sempre e i mercati azionari tendono ad anticipare una ripresa successiva con un anticipo di molti mesi. Di conseguenza se le previsioni punteranno a una situazione economica migliore tra la fine del 2023 e il 2024, i mercati azionari ne terranno conto già nel corso del 2023", commenta Schappelwein.

DOLLARO E MATERIE PRIME


Gli altri due temi affrontati da Raiffeisen Capital Management in vista del 2023 sono dollaro e materie prime. "Per quanto riguarda il dollaro USA, prevediamo un leggero indebolimento del biglietto verde nei confronti dell’euro nel corso del 2023. Questo perché da un lato, un migliore sentiment di rischio sui mercati sostiene normalmente l’euro, dall’altro l'Eurozona trarrà vantaggio dall’eventuale discesa dei prezzi dell'energia" commenta Schappelwein. Infine, come accaduto nel 2022, anche per il prossimo anno Raiffeisen Capital Management si aspetta una dispersione per le materie prime, con l'oro che "meriterebbe la fetta più grande di rialzi dopo un 2022 da dimenticare".
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