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Rally in arrivo?

Perché sui mercati potrebbe esserci un dicembre pirotecnico

Secondo l’analisi di Tom Lee (Fundstrat Global Advisors) i fattori che hanno contribuito a deprimere i mercati azionari nel corso del 2022 stanno perdendo la loro forza

di Redazione 29 Novembre 2022 11:10
financialounge -  azioni investimenti mercati

Sui mercati l’aria sta cambiando. Anzi, il vento ha già iniziato a soffiare in una direzione favorevole, aumentando la propensione al rischio, con i recuperi di ottobre e novembre. Secondo Tom Lee, head of research di Fundstrat Global Advisors, ci dobbiamo preparare a un rally di fine anno a Wall Street. Ecco perché.

PREPARIAMOCI A FUOCHI D’ARTIFICIO


"La festa del Ringraziamento è terminata e ora i mercati stanno entrando nelle ultime settimane chiave del 2022", ha detto Lee. "Mentre molti potrebbero essere tentati di chiudere i conti per l'anno, pensiamo che le ultime 5 settimane saranno con fuochi d’artificio". Secondo l’esperto di Fundstrat Global Advisors, tutti i venti contrari che quest’anno hanno contribuito ad affossare l’indice S&P 500, tra cui l’aumento dei prezzi del petrolio e la fretta della Fed di aumentare i tassi di interesse per limitare l’inflazione, “sono tutti capovolti”.

PROTESTE IN CINA E INFLAZIONE


Tra i motivi che contribuiscono a questa analisi, ci sono da considerare le forti proteste in Cina, per la politica “zero Covid” di Xi Jinping, che inevitabilmente ha delle conseguenze sulla crescita economica e sulla quotazione, al ribasso, del petrolio. Lee ha affermato di aver visto l’allentamento dell’inflazione in ottobre come “un punto di svolta” per i mercati, con un possibile “rally sostenibile delle azioni”, tra i più forti di questo 2022.

LE FED ALLENTA LA STRETTA?


Per l’analista, l’inflazione in calo ad ottobre potrebbe scendere ulteriormente nelle prossime settimane, comportando così un allentamento della stretta monetaria della Federal Reserve: quello di dicembre potrebbe essere, quindi, l’ultimo aumento dei tassi di interesse. Non solo azionario. Lee ha anche sottolineato una diminuzione della volatilità sui mercati obbligazionari e un calo relativamente ampio del dollaro. L’indice S&P 500 è in ribasso di oltre il 15% su base annua, ma ha recuperato più del 12% rispetto ai minimi toccati a inizio ottobre.
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