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Cosa aspettarsi

Goldman Sachs vede il gas in calo a 85 euro già nel primo trimestre (-30%)

Nel primo trimestre del 2023 il prezzo del gas toccherà i minimi per poi tornare a salire con la necessità di ricostituire i livelli di stoccaggio in Europa

di Antonio Cardarelli 2 Novembre 2022 10:25
financialounge -

La discesa del prezzo del gas ha fatto tirare un sospiro di sollievo a imprese e famiglie europee. Dai massimi di agosto, quando dopo la chiusura del Nord Stream il prezzo aveva toccato i 340 euro al megawattora, ora sul Ttf di Amsterdam - il principale mercato europeo - il gas viaggia intorno ai 122 euro.

PREZZI GIÙ NEL PRIMO TRIMESTRE


Una notizia positiva anche in ottica inflazione, visto che la crescita dei prezzi in Europa è sostanzialmente dovuta ai costi energetici. Ma secondo gli esperti di Goldman Sachs la discesa del prezzo del gas potrebbe continuare, almeno nei prossimi mesi. Una nota di ricerca della grande banca d'investimento vede infatti il gas a 85 euro per megawattora nel primo trimestre del 2023, un calo di circa il 30% rispetto ai livelli attuali.

STOCCAGGI EUROPEI AL 94%


Il riempimento degli stoccaggi europei è certamente un fattore che ha contribuito al calo dei prezzi, con i livelli che in Europa toccano il 94% e altri carichi in arrivo. L'introduzione di un tetto al prezzo del gas, seppur "dinamico", che l'Unione europea si accinge a varare è stato un altro fattore decisivo. Tuttavia, secondo le previsioni di Goldman Sachs, dopo un primo trimestre tranquillo il prezzo del gas sul listino di Amsterdam potrebbe tornare a muoversi al rialzo.

PREZZI IN RIALZO NELL'ESTATE DEL 2023


A causa della necessità di ricostituire i livelli di stoccaggio, a luglio 2023 la previsione è di 250 euro per megawattora. Anche perché, spiegano gli esperti, nei mesi scorsi il blocco dell'economia cinese dovuto alla politica Covid free ha abbassato il prezzo del gas naturale liquefatto (GNL). La Cina, infatti, nel 2021 è stata il primo importatore mondiale di GNL e una ripartenza dell'economia inciderebbe sui prezzi di acquisto anche per i Paesi europei.

ANCORA VOLATILITÀ IN VISTA


Inoltre, quest'anno lo stoccaggio europeo è stato fatto in parte con forniture russe che, il prossimo anno, verranno a mancare. "Certamente siamo in una situazione migliore rispetto a un paio di mesi fa", ha detto Miguel Stilwell d'Andrade, amministratore delegato dell'azienda dei servizi pubblici portoghesi a CNBC, ma "dobbiamo aspettarci molta volatilità in futuro".
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